E’ uscito “deSidera” di Cristina Dona’
La copertina e’ di Federica Fabbri, studentessa dell’Isia di Faenza, seguita dal prof. Cesare Camardo, realizzata sulla base del rapporto con il MEI di Faenza
Link con la copertina dell’album:
https://www.cristinadona.it/desidera-il-nuovo-album/
E’ uscito il nuovo album di Cristina Dona’, cantautrice indipendente italiana, tra le migliori in assoluto, gia’ presente al MEI in diverse edizioni, con la copertina di Federica Fabbri.studentessa del professore Cesare Camardo, che ha invitato a realizzare copertine per cd di artisti indipendenti collegandosi al MEI di Faenza per proporle agli artisti indipendenti.
“E’ un’esperienza che dopo i rapporti con il professore Cesare Camardo che ringraziamo e che ora insegnera’ all’Accademia delle Belle Arti di Faenza “ dichiara Giordano Sangiorgi, patron del MEI, “ci piacerebbe ripetere con l’Isia di Faenza. Speriamo di venire contattati al piu’ presto dalla Direzione perche’ si tratta di dare una vera e propria opportunita’ professionale, attraverso le copertine dei dischi degli artisti indipendenti e tanto altro materiale correlato che si puo’ realizzare, di grande rilievo in questa difficile fase storica”. Così come ci piacerebbe -come si fa in tante altre manifestazioni – lanciare dei contest per artisti indipendenti ed emergenti che realizzassero sigle e colonne sonore delle piu’ importanti manifestazioni del territorio come Argilla’ e la 100 Km del Passatore, solo per firne due, così da abbinare creativita’ musicale, per cui Faenza e’ nota in tutta Italia, ad eventi del territorio.
Ecco l’album e la copertina:
New release 3/12/2021 : disponibile il nuovo album di Cristina Donà in tutti i negozi di dischi e negli store on-line:
CD & LP: https://orcd.co/desidera_cristinadona
Streaming: https://orcd.co/desidera_digital_cristinadona
“deSidera”, che vede la luce dopo una fortunata campagna crowdfunding, gravita intorno al tema del “desiderio”, che cuce i brani con un sottile filo rosso. Il desiderio come motore indispensabile delle nostre vite, ma anche fonte di un incolmabile vuoto, di un’insoddisfazione perenne che porta con sé le sue conseguenze. Il titolo stesso indica liberamente l’etimologia della parola desiderio, letteralmente “mancanza di stelle”.
“deSidera” si presenta come un album aspro e multiforme, dai tratti marcati, dalle pennellate forti, stratificato e certamente identitario, frutto di un lavoro meditato e accorto. Le parti musicali sono scritte, ancora una volta, a quattro mani col musicista e produttore Saverio Lanza, che ha curato anche gli arrangiamenti del disco. Ne scaturisce una produzione atipica e, per la prima volta nei lavori di Cristina, compaiono echi di “elettronica preistorica”, così definibili per la loro natura primitiva, scarna e minimale.
Dieci canzoni che nascono da un’autoanalisi attraverso la quale si tenta di indagare, alla luce del desiderio, l’attuale condizione umana come riflesso di una somma di scelte e comportamenti individuali. Un punto di vista che scopre verità dai lineamenti duri e crudi, scava in profondità e scuote, ma prova anche ad immaginare orizzonti possibili. Si scoprono fragilità e debolezze della nostra umanità al cospetto di ciò che siamo oggi e del pianeta che ci ospita. Ed è proprio davanti ad una realtà apparentemente incontrovertibile che nasce la necessità di una presa di coscienza prima di tutto personale, che ne auspica una collettiva poi.
I brani che compongono l’album, scritti interamente prima della pandemia, fatta eccezione per “Senza fucile né spada”, raccontano di un tentativo che invita alla riflessione e a una nuova consapevolezza, per ripartire ad occhi ben aperti.
“Ogni nuovo album, pronto a varcare la soglia di casa, è come un sospiro trattenuto, una parola rimasta tra una costola e il cuore, una confidenza che non vedi l’ora di condividere. Molti di voi questa “confidenza” l’hanno già incontrata. Da oggi è disponibile per tutti quelli che vorranno accoglierla. C.”
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Artwork: Federica Fabbri, studentessa dell’Isia di Faenza , Insegnante Cesare Camardo