Ospiti di questa nuova settimana del viaggio a bordo del Trans Europe Express del MeiWeb e al loro esordio discografico con un singolo delicatissimo come “Riflessi” anche ricco di un bellissimo video in rete. A chiudere Zuccarino Rehab, al secolo Graziano Zuccarino, storica voce abruzzese che proprio oggi esce con un nuovo disco di inediti ampiamente anticipato dal singolo “Libera Liberata” che sale in classifica dentro la Indie Music Like di questa settimana. Si intitola “Suite numero due – Catena”, lavoro dialettale, di storia antica risalente al 1500 degli sbarchi turchi sulle cose dell’Adriatico, e di nuove codifiche tutte moderne nei suoni come dentro le liriche. Le tinte in bilico che un poco guardano al pop e un poco alla psichedelia romantica, quella libera da etichette, quella sinceramente ispirata dal solo intento di fare musica. Come sempre Trans Europe Express lo potete raggiungere dai nostri canali, dalle nostre newsletter e On Air su Radio Terapia (www.rtradioterapia.it – o tramite App gratuita da scaricare) per tutta la settimana fino a sabato puntuali alle 13.00. Intanto noi indaghiamo come possiamo, sempre e comunque…
Esce questo nuovo disco. “Suite numero due – Catena”. Cosa ti porta a navigare dentro la storia di Domenica Catena?
È un omaggio alla mia città…Francavilla con il suo mare, in inverno sopratutto, offre parecchi spunti di riflessione e le mareggiate riportano a galla vecchie storie come quella della bellissima Catena…
Lo sbarco dei turchi ma non solo… dentro questo disco c’è la storia d’Italia in qualche modo e anche la storia di oggi… vero?
Sicuramente una storia da far rivivere nei giorni nostri, ancora oggi assistiamo a nazioni che vogliono occupare altre nazioni, ed è così che gli uomini continuano a preferire l’aggressione al dialogo pacifico…
Parliamo del suono: un pop ben levigato ma anche qualche soluzione che richiama l’immaginario turco. E poi la psichedelia. Che disco è questo secondo te?
È un disco preciso secondo me, mirato e semplice con sfumature leggere e pennellate più dense di colore…
Beh il legame con gli anni ’90 sembra sempre forte… non so cosa ne pensi tu, non so se queste impressioni sono corrette…
Nel 1989 avevo ventenni, ahimè! Gli anni ’90 li ho masticati fino in fondo…Sono stati anni di puro divertimento e voglia di imparare a suonare qualsiasi genere musicale…
Che rapporto hai con il dialetto?
Ho iniziato a scrivere canzoni in dialetto quando mi sono trasferito a Firenze nel 1996, ero triste e mi mancava assai il mio luogo, nonostante facessi di tutto per scapparne, mi rimaneva impresso il sorriso di mia nonna che mi diceva: “arevì a la case nannò”!!!
Il video ufficiale di “Libera liberata” è un inno alla libertà. Oggi per te cos’è che ci rende liberi?
È un videoclip di alta qualità, girato da un giovane regista che ha saputo trasportare questo sapore di libertà in tutta la canzone…Una Domenica Catena che dal passato riemerge, liberandosi definitivamente… cosa ci rende liberi? Beh per me sicuramente la fantasia…