In radio, sulle piattaforme streaming e in digital download “CIAO REPUBBLICA” (Verba Manent / distribuzione Artist First), un brano definito da VINCENZO INCENZO “schierato e resiliente”. Dopo il grande successo di “Pornocrazia” arriva il secondo singolo del cantautore che anticipa il nuovo album di inediti “ZOO”, in uscita prossimamente.
Chi è Vincenzo? Quando si approccia per la prima volta alla musica?
Un artista che spazia. Ho scritto canzoni per Renato Zero, Armando Trovajoli, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Sergio Endrigo, PFM, Michele Zarrillo, Franco Califano, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Albano, Tosca e molti altri.
Ho scritto grandi musical italiani, come “Romeo e Giulietta, Ama e cambia il mondo” di Gerard Presgurvic, e “Dracula Opera Rock” su musiche della PFM, entrambi prodotti da David Zard. Ho scritto e diretto i musical “Diana & Lady D”, “Rosso Napoletano” e “La sciantosa”; con Renato Zero ha scritto e diretto “Zerovskij, Solo Per Amore” e con Ron “Lucio!”.
Per la televisione ho scritto le canzoni della fiction “Non Smettere Di Sognare”. Al cinema ho dato tante canzoni; cito solo i film “Il Paradiso all’improvviso” di Leonardo Pieraccioni, “Dalla vita in poi” di Gianfrancesco Lazzotti, “Ho sposato mia madre” di Domenico Costanzo.
Ho pubblicato saggi e romanzi, sono direttore artistico dell’Associazione Culturale Fonopoli e direttore e autore della Mostra “ZERO” dedicata a Renato Zero.
Ho realizzato due album come cantautore e sta arrivando il terzo.
Ciao Repubblica è il tuo nuovo singolo. Ce lo racconti?
L’ho scritta di notte in un fiato sotto il cielo stellato di Roma, trasformato per una notte in un tribunale supremo che mette alla sbarra le incongruenze e le colpe del nostro Paese, oltraggiato da stragi, corruzione, depistaggi, calpestato insieme alla sua meravigliosa Costituzione eppure ancora in piedi. Nella notte di Ciao Repubblica vedo passare come comete battaglie sociali, cortei di ragazzi, piazze colme di gente, l’ultimo discorso di Aldo Moro, espressioni brucianti di una passione identitaria che non vuole morire. Il brano, un R&B rivisitato con componenti elettroniche e una sezione d’archi, presenta un coro di donne impegnate nella lotta per i diritti civili.
LINK BRANO: https://lnk.to/CiaoRepubblicAnticipa l’uscita del nuovo album “Zoo”, puoi dirci qualcosa?
Si tratta di un progetto estremamente variegato, che attraversa mondi sonori differenti e abbraccia tematiche sociali ma anche molto intime. Per ora mi fermo qui, ma ci sono tante sorprese.
Hai mai pensato a delle collaborazioni: con chi ti piacerebbe fare un duetto?
Come autore ho lavorato con tutti i più grandi artisti. Ne cito alcuni: Zero (che ha prodotto anche il mio primo album da cantautore), Venditti, Dalla, Zarrillo, PFM, Vanoni, Pravo, Califano, Endrigo, Albano, Tosca. Non è escluso che in futuro qualche cosa con loro o con altri posso venire alla luce anche nella mia dimensione di cantautore.
Quali sono le tue influenze musicali?
Nasco con una formazione classica, avendo un padre professore d’orchestra, ma i viaggi oltreoceano (ho un’intensa attività concertistica in America Latina), le collaborazioni con i grandi artisti, il Teatro, che mi vede spesso come autore e regista, mi hanno messo in una condizione di abbracciare stili e codici disparati. Adoro la contaminazione.
Ci sono nuovi progetti all’orizzonte?
Dopo l’album, mi dedicherò anima e corpo a un musical evento che presto arriverà nei teatri italiani dopo uno strepitoso successo in Francia. Si tratta di “Bernadette de Lourdes”, di cui ho curato la versione italiana. Poi chiuderò il mio nuovo romanzo (l’ultimo, “Romeo & Giulietta nel Duemilaniente”, è uscito ultimamente anche in Russia, tradotto dalla scrittrice Anna Churakova). E continueranno le mie collaborazioni con altri artisti in qualità di autore.
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