Il Parlamento Europeo si riunirà in assemblea plenaria per votare il Digital Services Act, la legge sui servizi digitali atta a normare obblighi e responsabilità degli intermediari sul mercato unico dell’Unione e a garantire la tutela degli utenti dei paesi UE. IFPI, l’associazione che rappresenta a livello internazionale l’industria discografica, e IMPALA, l’entità che riunisce le etichette indipendenti del Vecchio Continente, hanno sottoscritto – insieme ad altre rappresentanze della filiera creativa internazionale – una petizione perché i lavori dell’assemblea guidata da Roberta Metsola siano orientati a rendere “il Web uno spazio più sicuro per tutti”.
Sia IFPI che IMPALA consigliano di “non perdere l’opportunità di rendere Internet un luogo più affidabile”.
“Nel proporre la legge sui servizi digitali l’intenzione dell’UE era rendere le piattaforme online e altri intermediari Internet più responsabili e creare un ambiente online più sicuro e funzionante”, si legge nella nota congiunta: “Il testo all’esame dell’assemblea plenaria del Parlamento Europeo questa settimana non raggiungerebbe questo obiettivo, a meno che non venga migliorato con la votazione delle disposizioni proposte da alcuni parlamentari. In effetti, senza questi miglioramenti proposti il testo potrebbe rappresentare un grande passo indietro”.
“Le piattaforme online, i fornitori di hosting e altri intermediari dovrebbero essere soggetti a obblighi effettivi per garantire che non distribuiscano o facilitino la distribuzione di contenuti illegali”, prosegue l’appello: “Alcune disposizioni del testo IMCO del Parlamento annullerebbero gli obblighi già esistenti, invece di rafforzarli. Molti dei progressi compiuti a livello europeo nell’ultimo decennio – che erano già insufficienti per proteggere adeguatamente le imprese ei cittadini europei – sarebbero vanificati e la legislazione risultante sarebbe purtroppo obsoleta al momento dell’approvazione”.
Fonte: Rockol