Roma, 4 gennaio 2022.
Alla c.a.
Ministro della Cultura
On. Dario Franceschini
e p.c.
Segretario Generale
Dott. Salvatore Nastasi
Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini
Direttore Generale Spettacolo
Dott. Antonio Parente
Segretario Particolare
Dott. Giuseppe Battaglia
Presidente della VII Commissione Permanente al Senato della Repubblica
On. Riccardo Nencini
Presidente della VII Commissione Permanente alla Camera dei Deputati
On. Vittoria Casa (?)
Egregio Ministro,
ancor prima e in particolare dal momento dell’uscita del decreto 377 del 26 ottobre 2021, recante criteri e modalità per l’erogazione del contributi a valere sul Fas per il triennio 2022-2024, IL Patto per le Arti Performative e tutte le imprese che ne fanno parte, ha rilevato grandi perplessità sull’opportunità di attivare il nuovo triennio già dal 2022, constatando i rischi dettati dalla pandemia in quel momento ancora pressante e che ad oggi risultano ancor più gravi e reali, visto l’andamento in crescita dei contagi. Ad oggi infatti, dobbiamo constatare che le nostre previsioni erano realistiche e che il settore dello spettacolo dal vivo si sta inesorabilmente e nuovamente fermando in maniera drastica e drammatica, sia perché i contagi colpiscono tutti i lavoratori – diretti e dell’indotto – del comparto, sia perché la preoccupazione crescente del pubblico frena la frequentazione degli spazi culturali. Tutto ciò genera scarsissimi incassi e di conseguenza annullamento di spettacoli e disoccupazione.
A fronte di questa situazione, è evidente che il 2022 si presenta come un anno sicuramente compromesso, dal punto di vista di ogni attività che concerne lo spettacolo dal vivo, partendo dalla formazione professionale, passando per la creazione di opere, il coinvolgimento di professionisti (docenti, attori, musicisti, performers ed ogni categoria di lavoratori che compongono l’enorme “indotto” di questo settore), la distribuzione e la programmazione di spettacoli ed eventi.
Di conseguenza, ci chiediamo – e soprattutto rivolgiamo la domanda alle istituzioni preposte – su che basi si possa programmare un triennio partendo da un anno così complesso, che influirà senza meno anche sugli altri due anni a seguire. Le progettualità messe in campo entro il 31/01/2022 per rispondere ai criteri del D.M. 377 del 25/10/2021 -con questi presupposti- non comprendiamo come potranno essere considerate concrete e reali.
Come suggerito da tempo da tutte le rappresentanze di settore, sarebbe stato opportuno considerare anche il 2022 un anno “ponte” e ripensare al nuovo triennio a partire dal 2023, concetto ribadito anche in occasione delle diverse audizioni del Tavolo Permanente istituito ormai un anno fa presso il MiC, ma è evidente che in questo frangente le imprese, o almeno alcune rappresentanze, non sono state sufficientemente ascoltate.
Siamo pertanto a richiedere un incontro urgente – vista l’imminente scadenza per la presentazione delle istanze al Fus – per un confronto che possa definire prospettive ed azioni sostenibili, rivedendo l’impianto del su citato D.M. per addivenire a soluzioni che possano rispecchiare concretamente le esigenze di tutto il settore dello spettacolo dal vivo.
Sicuri di un Suo riscontro, nell’interesse della categoria, Le inviamo i nostri distinti saluti.
Cordialmente
Patto per le Arti Performative
Coordinamento Nazionale
Il Patto per le Arti Performative
ANAP (Associazione Nazionale Arti Performative), APS (Libera Associazione Lavoratori Spettacolo); CeNDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea); Co.N.D.A.S. (Comitato Nazionale Danza Arte Spettacolo); Fed.It.Art. (Federazione Italiana Artisti); Forum Nazionale per l’Educazione Musicale; Indies (La Casa della Musica Indipendente); MSV Movimento Spettacolo dal Vivo; StaGe! (Stati Generali Musica Indipendente ed Emergente); Tavolo Permanente delle Federazioni Bandistiche Italiane; UTR (Unione Teatri di Roma).