’NINNA NANNA’’
Link Videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=EdYGXGpiKXY
…Il carillon girava, poi rallentava fino ad interrompersi in un punto sospeso ed inaspettato del brano…E nel frattempo ci eravamo già addormentati…
Un ricordo antico, musicalmente ricreato in chiave contemporanea ed attuale, ma che definirei “senza tempo”. Ninna Nanna è il titolo della nuova composizione scritta ed eseguita da Emanuele Pedrani, contrabbassista del Teatro Alla Scala di Milano, che anticipa l’uscita del suo nuovo progetto discografico “Walking on the air”.
‘’Ninna Nanna’’ (disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming) è una poesia che sfiora il cuore. Poche note, essenziali, che ricordano la classicità, i carillon con cui noi ci addormentavamo, un richiamo ad un’ingenuità perduta ma ancora condivisibile ed anelata. Un anticipo di quello che sarà il mio prossimo disco’’.
Emanuele e il mondo della musica. Tutto nasce da quando ero studente del Conservatorio di Milano; ero giovane, ero l’incubo delle bidelle, perché dopo le regolari e consuete lezioni, io ed alcuni miei compagni rimanevamo fino a tardi a suonare jazz insieme, e loro non riuscivano a chiudere il conservatorio ad un orario accettabile. Ricordo che una volta, una mia insegnate, sfogò la sua rabbia ed indignazione alla mia insegnante di pianoforte: ‘’Quello lì è un disgraziato, ieri sera era in classe con una ragazza a facevano jazz: una vergona’’.
La mia insegnante al momento finse di dare seguito alle lamentele ma poi ricordo ancora le sue sagaci risate per l’accaduto, anzi colse l’occasione per manifestarmi la sua ammirazione per queste mie qualità. Nel frattempo i miei studi accademici di contrabbasso, pianoforte e composizione proseguivano brillantemente: parallelamente anche se sempre un po’ di nascosto coltivavo queste strade alternative, ritenendo l’improvvisazione e non solo quella strettamente jazzistica, un canale di grande importanza espressiva.
In ogni caso i miei studi musicali classici mi portarono a risultati importanti, mi diplomai brillantemente e presto come contrabbassista cominciai a vincere concorsi importanti in varie orchestre ed istituzioni, fino a giungere all’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano di cui tutt’ora faccio parte. Suonare in questo teatro non è solo un vanto e motivazione di orgoglio fine a se stesso, ma rappresenta il privilegio di vivere esperienze musicali ai massimi livelli. Suonare e collaborare con i più grandi direttori, il grande repertorio, i grandi solisti e migliori cantanti al mondo è cosa estremamente arricchente, ma la voglia e l’esigenza mia di percorrere strade alternative, non mi ha mai abbandonato’’.
Il pianoforte mi ha sempre accompagnato nella mia vita e tutt’ora è il compagno più intimo e vicino alle mie “felici inquietudini”; mi ha portato ad esibirmi persino sul palco scenico della Scala, della “mia Scala’’.