Grizzana Morandi (BO), 20.12.2021
Spett Ill. Presidente del consiglio Prof. Mario Draghi e.p.c. Ministro dei beni culturali Dr. Dario Franceschini
le notizie diffuse a mezzo stampa circa l’introduzione dell’obbligo di tamponi oltre al Super Green Pass per il pubblico del settore della cultura (discoteche, teatri, cinema, ecc.) presentano uno scenario devastante per la nostra attività produttiva legato all’attività della musica da ballo.
Il nostro settore è stato fermo per quasi 20 mesi ed i pochi ristori percepiti dalle imprese non sono stati assolutamente sufficienti a sostenere la ripresa dell’attività, che oltre alla perdita del fatturato si trova ancora ripetutamente in una situazione di massima instabilità perché necessita di pianificazione, programmazione e promozione, continuando a fare i conti con la perdita delle proprie maestranze causate dal fermo, dall’incertezza e dalla discontinuità.
Sin dall’inizio abbiamo sostenuto l’introduzione del Green Pass convinti che la sicurezza all’interno di un locale preposto al ballo fosse prerogativa indispensabile per la ripartenza considerando che il nostro pubblico di età più adulta avesse bisogno di maggiori rassicurazioni, abbiamo quindi accettato e subito la riduzione della capienza dei locali con l’inevitabilmente riduzione anche dei nostri fatturati. La successiva introduzione del Super Green Pass ha inciso ulteriormente sulla diminuzione degli spettatori aggravando la sostenibilità della filiera. Ora l’eventuale introduzione di un ulteriore tampone azzererebbe di fatto le presenze degli spettatori con il conseguente annullamento e fermo di tutti gli eventi, la definitiva perdita dei posti di lavoro delle nostre maestranze e di credibilità del settore ballo, l’inevitabile fallimento e chiusura definitiva delle nostre attività culturali e di tutte le strutture ricettive preposte nonché evidenzierebbe l’inutilità delle stesse iniziative messe in campo dal governo per la ripresa.
Unione Obis chiede un Suo autorevole intervento per evitare un danno incalcolabile, probabilmente non più recuperabile per questo settore. E’ paradossale e fortemente discriminatorio notare in questi giorni i centri commerciali stipati di gente senza alcun controllo e distanziamento mentre i luoghi deputati alla cultura ed all’intrattenimento rispettino dalla loro riapertura in modo rigoroso tutte le restrizioni e linee guida, consapevoli di come all’ interno delle strutture preposte al ballo, la prevenzione e la sicurezza siano state il punto indiscusso della ripartenza. Non possiamo accettare di sentirci rilegati ad una attività non necessaria, la salute dell’individuo passa anche attraverso il benessere psicologico e la sua socialità.
Qualora fosse introdotto l’obbligo del tampone obbligatorio sarà inevitabile il crollo del nostro fatturato; chiediamo quindi in questo malaugurato caso che vengano messi contestualmente in campo tutti gli strumenti di sostegno economico necessari alle nostre imprese per supportare i costi gestionali ritornati ora a pieno regime.
Non abbandonate la cultura all’ennesima deriva! Certi della sua attenzione, porgiamo cordiali saluti.
Il presidente pro tempore. Gianmarco Bagutti