“Regine triste mai”, il ritorno di Netri e i Laredo che anticipa un nuovo album
È fuori dal 26 novembre in radio e negli stores “Regina triste mai”, il nuovo singolo dei Netri e i Laredo, un brano ricco di novità: in primis la collaborazione con l’etichetta PMS Studio di Raffaele Montanari, ma soprattutto un importante “ritorno” nella formazione della band (composta da Riccardo Netri, Roberto Ferretti, Daniele Bulleri, Simone Manescalchi) dello storico chitarrista Andrea Ramacciotti, con loro ai tempi dei Deadly Tide (precedente denominazione della band).
“Regina triste mai” è un midtempo di stampo rock melodico a cui sono aggiunti elementi di richiamo a un sound più moderno, sequenze di drum machine e sintetizzatori legati ad alcuni pad di tipo elettronico; presenta la struttura di una ballad, con un testo che esprime un’idea di amore, ma senza cadere nello sdolcinato, mantenendo così sempre quella giusta punta di rock.
Il concept principale gira attorno all’idea di bellezza, di forza e di dolcezza che tutti gli uomini vedono nella donna di cui sono innamorati, che siano corrisposti oppure no.
Il videoclip (https://youtu.be/TDcBbWbDhpo) realizzato da Deorb film racconta una bellissima storia d’amore che supera i confini del tempo e dello spazio una coppia che si perde, in seguito a un naufragio, ma che continua a viversi nei ricordi quotidiani fino a ritrovarsi dopo tanto tempo.
Ne abbiamo parlato meglio con la band…
Come nasce il vostro nuovo singolo?
“Regina triste mai” è una ballad, con un testo che esprime la nostra idea d’amore, senza scadere nello sdolcinato, con quella giusta punta di rock. Il concept è incentrato, infatti, sull’idea di bellezza, forza e dolcezza che ogni uomo vede nella donna di cui è innamorato: una “regina” nella normalità della vita di tutti i giorni, che non deve compiere necessariamente azioni straordinarie. Troppe volte vediamo sottolineare l’eccezionalità di imprese compiute da donne, che se avessero come attori degli uomini non farebbero altrettanta notizia, è proprio questo quello che il testo vuol sottolineare: la forza dell’essere donna anche e soprattutto nella normalità. In questi tempi in cui siamo bombardati da aggressività e violenza, volevamo lanciare un messaggio di positività e di forza che solo l’amore può donare, per aiutarci a resistere ed andare avanti.
Raccontateci qualcosa in più sul videoclip che accompagna il brano
La regia è sempre di Alex Marton per Deorb Film; un video cinematografico, che racconta una bella favola d’amore: una coppia si perde, in seguito ad un naufragio, ma continua a viversi nei ricordi e arriva a ritrovarsi dopo tanto, quando lei, avanti negli anni, riceve il messaggio nella bottiglia del suo amato; una storia romantica che vuol condurre lo spettatore in un mondo di magia e di sogno. E sognare fa bene e aiuta a non perdere la speranza…
Sappiamo che state per pubblicare un nuovo album, quali sono le novità?
In primis la collaborazione con l’etichetta PMS Studio di Raffaele Montanari, ma soprattutto un importante “ritorno”, nella formazione dei Netri e i Laredo dello storico chitarrista Andrea Ramacciotti, con noi dai tempi dei Deadly Tide.
Quali sono le differenze tra l’album precedente e quello in uscita?
L’album precedente “Sogni di periferia”, era il primo album di rock in italiano dopo l’esperienza hard rock con scrittura in inglese, per cui era forse meno maturo di questo secondo lavoro. Spaziava dal rock più stradaiolo fino ad arrivare ad alcune ballate sognanti, passando da sfumature punk e alternative rock. Per ciò che riguarda i temi affrontati dalle canzoni, c’erano classiche storie rock di amore, sesso, libertà, sogni, rivalsa verso la vita, evasione dalla realtà, il tutto visto e raccontato in modo alle volte serio ed onesto ma anche in modo scanzonato ed ironico.
Le canzoni di questo secondo album sono figlie di un periodo difficile di pandemia e isolamento, che hanno portato ad una introspezione ed hanno tirato fuori tutti i ricordi e le difficoltà vissute o in prima persona o attraverso coloro che hanno fatto parte del nostro percorso di vita fino a qui, magari anche solo sfiorandola, ma alla fine tutto si è rivelato importante. È un album con testi più forti e a volte crudi che raccontano storie, amori, disagi, problemi, vittorie e sconfitte che abbiamo provato fino ad ora. Il titolo infatti dovrebbe essere “Nati sbagliati” ed il filo conduttore è proprio il cercare una risposta alla domanda se siamo noi davvero nati sbagliati, se è stata colpa dell’educazione che ci hanno dato, se potremmo mai avere un riscatto e se conviene alla fine accettare ciò che viene.
Per quanto riguarda la musica non ci siamo voluti legare ad un genere, anche se la matrice è rock, abbiamo voluto modernizzare il suono e non porci limiti negli arrangiamenti scegliendo di volta in volta l’abito musicale che vestisse perfettamente il testo ed aiutasse ad esaltarne il significato. C’è però un legame sottile fra i due album, tutti e due terminano con una ballad che parla d’amore.
Progetti futuri?
Ovviamente stiamo preparando tutto per l’uscita dell’album, che sarà pubblicato nel 2022; ci piacerebbe accompagnare la promozione con tanti live e tornare al contatto con il pubblico che ci è mancato in questi anni di emergenza.
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