Tommaso Sgammini e Filippo Macchiarelli sono due eccellenza del Jazz italiano. Noi della #NewMusicThursday abbiamo avuto il piacere di intervistarli poche settimane fa ed oggi torniamo ad occuparci di loro per recensiore “Stanzia”, disco che il duo ha recentemente pubblicato per Abeat Records. “Stanzia”, come facilmente suggerisce il nome, vuole concettualmente mettere in scena una rappresentazione immaginifica nella quale il pianoforte di Tommaso e il contrabbasso di Filippo si incontrano in un armonioso scambio sonoro all’interno di uno spazio circoscritto. L’idea nasce proprio durante il lockdown, quando la pandemia ci ha costretti in quasi totale isolamento nelle nostre stesse abitazioni. Una situazione che, nella sua difficoltà, ha in realtà rappresentato per i due jazzisti l’occasione per lavorare all’introspezione, all’evoluzione, alla maturazione personale. Una stanza, la loro, che non è quindi gabbia, o prigionia, ma fertile opportunità per viaggi oltre il fisico, in una staticità corporea ma non spirituale o d’immaginazione. Il tutto si traduce in un disco di nove tracce, delle quali sei originali e tre riarrangiamenti. Nonostante la maggior parte dei brani sia stata composta da Sgammini, è perfetto l’equilibrio tra il talento e gli strumenti dei due artisti, che non si prevaricano mai, a favore di un jazz minimale, raffinato, di qualità e di una bellezza rara. A dare ulteriore spessore evocativo al lavoro, la voce di Camilla Battaglia, artista classe 1990, dal talento fuori dal comune. In conclusione, un lavoro di alto profilo, destinato, ci auguriamo, a prendere vita dal vivo sui migliori palchi. Traccia più rappresentativa: Cambi di luce.