Ritroviamo Manuel Castro e come promesso approfondiamo la lettura di questo nuovo singolo che sale anche in classifica nella nostra Indie Music Like. “Tempu d’Amuri”, canzone in “lingua” siciliana che però ci regala una preghiera laica a tutti gli uomini e le donne di questo mondo come anche racchiuso dentro il bellissimo video che gira in rete sui tradizionali canali digitali. Canzone di estrazione world che sottolineiamo con grande interesse. Scambiamo due chiacchiera con Manuel Castro:
Abbiamo accolto l’uscita di questo singolo che da questa settimana è entrato anche in classifica. C’è il mondo dentro… perché questa necessità di “globalizzazione” (se mi concedi il termine)?
Intanto grazie per lo spazio che mi avete dedicato! All’interno di questo brano c’è il mondo dentro perché proprio in questo momento, ad ogni latitudine del globo c’è un disagio crescente che richiede a gran voce soluzioni. La necessità di “globalizzazione” nasce da un messaggio che vuole essere universale e quindi raggiungere tutti nell’insieme ma ancor di più la singola persona, perché è dal cambiamento di ogni singolo individuo che dipende una nuova visione e un nuovo modo di vivere su questa terra.
Bellissimo il video che non possiamo non sottolineare… e in luogo di una più comoda lettura disfattista, dentro c’è la speranza di cose nuove, di cose migliori o sbaglio?
Assolutamente sì, ma questa speranza va coltivata quotidianamente con le nostre azioni e non è qualcosa di impalpabile, la strada la possiamo trovare nell’amore, ma un amore senza retorica, un amore che si nutre di piccole cose ma che punta all’immenso. Il modello di vita che abbiamo vissuto e che continuano a propagarci attraverso i media è fallito, non porta alla felicità ma alla continua ricerca di essa attraverso la compulsività nei consumi di oggetti e di persone e alla fine i prodotti siamo diventati noi stessi. Si parla sempre di ripresa economica ma l’Uomo nuovo ha bisogno di riscoprire la sua Umanità che sta andando perduta a discapito di una tecnologia fredda e illusoria che nel suo continuo abuso ci allontana dagli altri e da noi stessi. Non credo che questa strada possa essere perseguita a lungo.
E dunque Manuel Castro dove trova la positività in questo tempo assai distruttivo su tanti fronti?
In questo periodo alquanto strano ho avuto l’opportunità di coltivare me stesso, attraverso lo studio, la ricerca, la meditazione e tutte quelle attività che mi fanno stare bene e che ho scoperto essere in sintonia con il mio essere. Ho eliminato il superfluo, oggetti e relazioni vuote e ho conosciuto tantissima gente che ha il desiderio di intraprendere un nuovo cammino su questo pianeta. Non possiamo farci imporre desideri, visioni e realtà che non ci appartengono e non coincidono con il nostro sentire perché è da lì che nasce l’infelicità e cosa ancor più pericolosa, l’indifferenza e la rassegnazione.
I Camera a Sud? Che storia stanno raccontando oggi che si torna piano piano a suonare dal vivo?
I Camera a Sud sono la band con cui canto da 10 anni, nel loro DNA hanno sempre avuto la particolarità di creare un sorriso nelle persone, credo che al di là degli aspetti tecnici e musicali sia quello il segreto. Oggi le persone hanno sete di Bellezza e di magia e non c’è miglior magia di quella che si crea nell’interazione tra pubblico e artista.
E quanto si incrociano queste due strade?
Le strade si incrociano ovviamente attraverso la Musica e il desiderio di Bellezza e Umanità.