31 ottobre @ DumBO
ore 22.30 info e biglietti https://www.facebook.com/events/909412606335131
BANADISA in concerto a Bologna per presentare il suo disco d’esordio “SUERTE”, da poco uscito per la Tempesta: progetto musicale in cui la cumbia elettronica incontra le rive del fiume Po, dando vita a una sperimentazione sonora che fonde ritmi e atmosfere del Sud America con la matrice cantautorale italiana.
L’artista è atteso con il proprio live set domenica 31 ottobre allo spazio DumBO di Bologna per la serata di Halloween.
Parte della crew ‘Istituto italiano di Cumbia’ nata sotto la guida di Davide Toffolo, Banadisa è il progetto artistico di Diego Franchini, polesano classe 1990, viaggiatore e sperimentatore, che ha debuttato lo scorso giugno con una prima doppia release di brani – “Riva del Rio” e “Vita” – seguita dal terzo estratto “2121: capitoli che hanno anticipato il suo lavoro discografico d’esordio.
Link al videoclip “Riva del Rio” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=oykKqCC81P0
Link al videoclip “2121” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=RQe61SENMog
Quella di Banadisa è una ricerca umana e artistica che approda a un sound fatto di cumbia elettronica e surrealismo polesano e a una fusione costante tra diversi mondi. Da qui nasce il concept dell’album “SUERTE”: la creazione di un ponte tra un iper-localismo, quello del Polesine espresso principalmente attraverso testi paesaggistici, fantasiosi e surreali, e un sound trans-oceanico, aperto al mondo, che arriva fino in Sud America e si lascia ispirare dalla cumbia e dai ritmi folklorici, per fonderli con un approccio “cantautorale”, più vicino alle produzioni indipendenti italiane contemporanee.
Il risultato è un disco autentico, libero ed eclettico, che fissa dei confini molto ampi e che restituisce una gamma di colori molto variegata, tanto nella parte musicale quanto nella parte testuale, con l’intreccio del cantato in italiano a parti in lingua spagnola (castellano).
TRACKLIST “SUERTE”
01 – Riva del Rio
02 – Montaña Negra
03 – 2121
04 – Trencitas de Oro
05 – Vita
06 – Cumbia nella nebbia
07 – Fagiano
08 – Popà son tanto stanco
09 – Dimmi dov’era (abbracciato a una nutria)
10 – Cumbia del Bendito
11 – Campo
12 – Mercado
Etichetta: La Tempesta
Distribuzione: Believe
Ufficio Stampa e Promozione per Banadisa: Big Time
Booking: Locusta
GUIDA ALL’ASCOLTO DEL DISCO “SUERTE”
“Suerte” in italiano significa “fortuna”: un’esortazione che Banadisa rivolge divertito a sé stesso per augurarsi “buona fortuna” all’alba di un nuovo percorso e di una nuova avventura artistica.
Un concetto quest’ultimo vagamente ripreso anche dallo pseudonimo “Banadisa” che l’autore ha scelto per etichettare la sua produzione artistica: vagamente traducibile in senso letterale come “che ti benedica”, “banadisa” è un’esclamazione dialettale polesana che vuole essere una sorta di benedizione scaramantica per scongiurare male e sfortuna; diverte il fatto che il suono della parola abbia un richiamo così “spagnoleggiante”, così sudamericano.
SUERTE mette un punto ad un lavoro di produzione che parte dalla camera da letto di Banadisa approssimativamente nel lontano autunno del 2016, per passare successivamente nell’estate 2018 nello studio del produttore dell’album Fed Nance e infine per essere definitivamente inscatolato nell’autunno del 2020 da Mattia Cominotto presso il Greenfog Studio di Genova: un percorso lungo, durato circa 4 anni, affrontato con la pazienza di chi ha voglia di scoprire, divertirsi e mettersi in gioco su territori sconosciuti.
In questi 4 anni Banadisa ha portato avanti un processo di ricerca di nuovi riferimenti musicali che è coinciso di pari passo con i primi tentativi di sperimentazioni.
Tale approccio ha contribuito alla creazione di brani concettualmente legati ma stilisticamente variegati tra loro: “2121”, “Vita” e “Dimmi dov’era” sono i brani in cui spicca maggiormente l’approccio cantautorale ed una certa influenza “indie”; “Riva del rio”, “Fagiano” e “Montaña negra” sono le tracce che meglio riescono a mescolare, sintetizzare e far coesistere le varie anime del progetto; “Popà son tanto stanco”, eseguito in collaborazione col “Coro delle Mondine di Porporana”, è un canto corale di puro folklore, in cui il passato riaffiora tra i suoni cupi di elettronica; “Trencitas de Oro”, “Cumbia nella nebbia” e “Cumbia del bendito” sono i brani che meglio esprimono la passione per l’electro-cumbia; “Mercado” e “Campo”, arricchita dalla fantasiosa improvvisazione di saxofono della colombiana Maria Mange Valencia (Meridian Brothers), risultano essere i brani più sperimentali del disco.
CREDITI ALBUM
Musiche e testi di Diego Franchini in arte BANADISA
Registrato da Banadisa e Fed Nance
Prodotto e mixato da Fed Nance (prod. Saturation)
Add-mix e mastering eseguiti da Mattia Cominotto presso Greenfog Studio di Genova
Voci e testi addizionali di Clara Rosalita Andrés
Percussioni in “Riva del Rio”, “Dimmi dov’era” e “Popà son tanto stanco” di Marcello Martucci
Trombe in “Vita” di Stefano Iasko Iascone (Cacao Mental)
Contrabbasso in “Vita” di Vyasa Basili
Cori in “Popà son tanto stanco” eseguiti dal “Coro Delle Mondine di Porporana”
Saxofono in “Campo” di Maria Mange Valencia (Meridian Brothers)
Illustrazioni e layout a cura di TEG Estudio di Mar Del Plata (ARG)
Banadisa è parte della famiglia “Istituto Italiano di Cumbia”
B A N A D I S A – Cenni artistici e biografici
BANADISA è il progetto musicale di Diego Franchini, classe 1990.
Artisticamente il progetto “Banadisa” racconta di una geografia interiore attraverso una geografia esteriore, quella del Polesine, questo territorio poco conosciuto del nord-est italico, nascosto, a tratti rurale, con la sua infinita pianura sventrata dall’immenso fiume Po.
Banadisa raccoglie e recupera alcuni elementi caratteristici di questo territorio, che sono al tempo stesso ricordi significativi una vita presente e passata, li rielabora in chiave surrealista e li assembla in un collage caotico in cui tutto è familiare, niente spaventa, tutto contribuisce alla costruzione di un’identità.
Il progetto muove i primi passi a partire da Dicembre 2016. Musicalmente si struttura come un progetto libero, molto eclettico, in cui si mescolano variegate e differenti influenze. La sperimentazione è volta alla ricerca di un nuovo linguaggio musicale, in particolare per quanto riguarda la componente ritmica. A partire da queste premesse si sviluppa un lungo e profondo percorso di esplorazione che ha condotto Diego Frankini aka Banadisa fino in Sud America a scoprire la complessa e variegata scena della cumbia elettronica e del folklore digitale. Di pari passo con il percorso esplorativo, si sviluppano i primi tentativi di produzione, che lo hanno portato a mescolare queste nuove influenze con il suo background di matrice più cantautorale.
A partire da Agosto 2018 tutto il progetto si trasferisce nello studio bunker a Ferrara di Fed Nance, produttore e artigiano del suono: synth vintage, echo a nastro, reverberi a molla, percussioni, oggetti e sonagli. Si ri-registra tutto nel tentativo di una ricerca sonora che sappia coniugare ritmiche ruvide e legnose a melodie dal gusto fresco e leggero.
Banadisa collabora stabilmente, sia in studio che live, con Clara “Rosalita” Andrés, cantante spagnola residente a Bologna, città nella quale si esibisce come dj sotto lo pseudonimo di “Dj Rosalita”, infuocando le piste da ballo dei circoli e dei centri sociali bolognesi con tracce di electro-cumbia; con Marcello Martucci già percussionista negli Psycodrummers e appassionato esperto di percussioni e poliritmie africane; e con Fed Nance polistrumentista, cultore dell’analogico e del lo-fi, beat-maker, chitarrista di MezzoSangue, nonché produttore di quello che sarà l’album d’esordio di Banadisa.
Quando sono tutti assieme sono il BANADISA CLAN.
Il 2021 vede il debutto discografico di Banadisa, l’album “SUERTE”, anticipato a giugno dalla doppia release “Riva del Rio/Vita” seguita dal singolo “2121”.