Pop di grande mestiere e quei contorni che restituiscono alle canzoni l’immortalità del gusto eterno, della bellezza vestita di tutto punto in ogni suo dettaglio per arrivare dritta al punto senza perdere di senso… anzi il senso primo è proprio li. E Luca Breuza ha saputo dimostrarlo in questo disco dal titolo “Non è follia” in cui il canovaccio del classico pop italiano si veste anche di una maturità di scelte moderne, di elettronica quasi trasparente, di soluzioni semplici e proprio per questo efficaci e taglienti. In rete la title track del disco in un video epico a suo modo dove un inciso che resta fin dal primo ascolto e determina il senso sospeso e personale che ognuno di noi potrebbe dare alle canzoni. L’amore torna protagonista perché, come dice Breuza, “L’amore è il motore che spinge tutto.”
Nuovo Ep per Luca Breuza… oggi la musica diventa sempre più liquida eppure tu rispondi con un pop di alta scuola classica. Dunque futuro o passato?
Semplicemente il tipo di musica che mi rappresenta (al momento) però sono aperto a sperimentare anche generi diversi magari in futuro.
Elettronica? Quanto ha determinato il nuovo suono di Luca Breuza?
La “musica elettronica” è effettivamente molto interessante per due aspetti fondamentali e ben distinti, l’uno concerne l’imitazione elettronica di strumenti già esistenti, l’altro la creazione di strumenti diversi da quelli tradizionali, che offrano nuove possibilità di espressione artistica.
Incontri Luca Sala che tanto conosciamo per la sua carriera e ci chiediamo quanto ha determinato il tuo presente, il tuo suono, il tuo modo di pensare alla forma canzone?
Beh la sua visione fortemente POP mi è piaciuta fin da subito anche perchè quando ho ascoltato il brano “Non È Follia” per la prima volta, al secondo ritornello già la cantavo. Le sue canzoni ti entrano subito in testa ed è quello che volevo.
L’amore torna quindi a ispirare le nuove energie della canzone italiana?
L’amore è il motore che spinge tutto.
Ci colpisce nel video questo tuo continuo abbracciare il cielo… lo sai che a noi “anziani” della canzone ci riporta inevitabilmente a Modugno?
Chissà se è mai una citazione voluta…
No, in realtà il concept del video è stato studiato insieme al regista al fine di enfatizzare il significato del brano. Il pensare una persona ancora vicina a noi quando non c’è più, in fondo, non è follia.
E se qualcuno dovesse chiederti cosa di nuovo splende dentro la tua canzone? Cosa risponderesti?
La follia