Giorni fa mi è capitato di ascoltare “Aria Fresca”, e ho subito sentito quello slancio che mi porta a voler scrivere delle cose di cui scrivo.
Oggi vi scrivo di Viviane, cantautrice e cantante (le due cose non sono sempre coincidenti), dotata di cuore e tecnica, di dolcezza e umanità.
Certe cose le dico perché le avverto attraverso la sua musica, altre perché la conosco di persona, e quindi sono “arrivate” attraverso la sua conoscenza diretta.
Cantautrice e cantante e musicista (c’è tanto solido studio alle spalle), Viviane va conosciuta, e sebbene affermi di non riuscire a descriversi da sé, io invece trovo che le riesca benissimo; perciò le lascerei raccontare qualcosa in merito al suo nuovo singolo, quello che mi ha mossa a parlarvi di lei:
“Aria fresca nasce per il volere del fato in una mattina fredda ma soleggiata del dicembre scorso. Ad accendere la lampadina è il beat un pò acerbo ma dal mood assolutamente ispirante realizzato dal polistrumentista e produttore Enrico Dolcetto. Un perfetto connubio fra armonie instabili, colpi decisi di rullante e un basso morbido e mai invadente… Ci sono immagini asfissianti e liberatorie al tempo stesso, ci sono momenti di solitudine in condomini affollati e situazioni che ritornano… Scrivere questo pezzo è stato non solo liberatorio ma rassicurante. È stato come costruire pur non essendone capaci una piccola ancora di salvezza. È stato come volare via da quella finestra e guardare il mondo dall’alto per un attimo. È stato come respirare a polmoni pieni e sentire l’aria raggiungere le tempie ed inondarla. Mi sono emozionata e pur zoppicante mi sono sentita viva. Ho raccolto le penne ed ho immaginato una primavera nuova che senz’altro non avrebbe mai dovuto ricordare quella precedente”.
Chi è poetico poeticamente si approccia alla vita, e poeticamente parla di sé: così è poetico anche questo racconto che Viviane ci fa sulla nascita di questo pezzo, in cui cita tra l’altro “quell’Enrico Dolcetto”, che oltre ad essere il mio storico bassista/contrabbassista, è anche il produttore del mio album in arrivo, dove tra l’altro la stessa Viviane ha lasciato qua e là qualche macchia vocale per arricchire l’impasto e la magia dei cori… (la stima che provo è quindi palese!).
… torniamo ora al focus di questo articolo, a Viviane, che teneramente dice, “Pur zoppicante mi sono sentita viva”: ecco lo slancio che tutti dovremmo cercare, pur se imperfetti, pur se mancanti e feriti, noi e questo mondo, crudo davanti agli occhi, ma amabile nel profondo del nostro cuore, là dove abitano i sentimenti più belli, assieme alla parte migliore di noi.
E ancora, ci dice la cantautrice: “Aria fresca è il sollievo che non avrei potuto trovare altrove. È la carezza materna che non avrei potuto ricevere, è il respiro che spesso è venuto a mancare.
Spero possa accarezzarvi così come ha fatto con me”.
A queste speranze adesso posso rispondere io, felice di poter affermare di aver avvertito che questo pezzo proprio come una carezza dolce, mai invasiva, misurata, delicatissima e velatamente malinconica, ma velata di quella malinconia bella, quella che quasi ci coccola, come può fare il sole in inverno!
Tra venature hip hop e ritmi incalzanti e groovy, oggi lo stile di Viviane, si posa tra reminiscenze jazz e amore per il rap, tra improvvisazione, e sviluppi armonici raffinati, impreziositi dalla leggerezza del cantato… aspettiamo quindi l’ep con curiosità e desiderosi di altre carezze!
Non mi rimane che augurarvi buon ascolto, ecco il link a YouTube, https://youtu.be/
A martedì prossimo!
Laureata in Scienze Filosofiche, Roberta Giallo è cantautrice, scrittrice, performer teatrale, pittrice etc. Si definisce un “ufo” o “un’aliena perennemente in viaggio”. Ha già scritto di musica per Vinile e All music Italia, “Web Love Story” è il suo romanzo d’esordio. Musica in Giallo è la sua prima rubrica musicale per MeiWeb.