Dopo l’anteprima del 14 luglio, su TG Com24, dal 16 “Adoro” è in radio e negli stores il nuovo singolo di Sara6, un brano che è “energia pura” e che, pur abbracciando un genere pop, racchiude sonorità funky e dance.
Lo accompagna un videoclip (https://youtu.be/i9OGEBYGbW8) molto particolare, una sorta di cortometraggio che rappresenta una vera esperienza immersiva, un connubio tra arti che coinvolge lo spettatore attraverso la fantasia e l’inaspettato. Il protagonista è un folletto, interpretato da Sara6, che vive in una realtà parallela, gioca e viaggia nelle sfumature di una quotidianità immaginaria, in un mondo pieno di colore ed energia senza tempo, tra il reale e il surreale. Lo spettatore, oltre ad essere rapito dalla versatilità del personaggio, sarà affascinato dalla gamma cromatica della Paciu Maison, dimora d’arte, una sorta di “Casa-Museo” con stanze a tema molto diverse tra loro, che diventando l’habitat ideale di questo “folletto della positività” e ne stimolano un modo diverso di affrontare la vita con più di leggerezza e maggiore grinta.
Sara6 è un progetto che nasce da un’idea di Serenella Occhipinti, artista che ha al suo attivo ben due dischi come front woman dei Taglia 42 e un disco da solista. Durante il suo percorso musicale ha calcato, tra gli altri, il palco di Sanremo come solista nella sezione Giovani nel 1997 e successivamente nel 1998 con i Taglia 42, per tornarci da solista nel 2001. Le abbiamo chiesto qualche curiosità in più…
Perché hai scritto Adoro?
Ho scritto il brano per urlare al mondo che “Adoro” la mia vita nonostante tutte le battaglie che continuano a far sanguinare il mio cuore e a spremere le mie energie, io La amo.
“Adoro” la mia libertà conquistata a fatica , Adoro potermi organizzare tutto a modo mio di non dipendere da nessuno, di potermi svegliare alle 10 se voglio, di avere ancora tanta energia e grinta per riuscire a rialzarmi sempre con grande dignità e adoro il fatto di poter vivere con le mie passioni. Adoro perdermi per ritrovarmi…
Raccontaci il concept del video, chi ha avuto l’idea?
L’ idea è partita da me e da Giorgio Santisi socio, amico, grande musicista e parte integrante del progetto Sara6. Questa idea poi è stata arricchita da Harry Baldissera il proprietario della Dimora nonché regista scenografo e costumista. Adoro anche lui, è stato di grande aiuto e la sua casa è fantastica.
Concettualmente parlando il video è un esperienza visionaria tra arte e illusione:
io sono una specie di folletto che vive in una realtà parallela, che si muove tra una vita quotidiana normale e una vita piena di colore energia allegria…
Il mio personaggio risulta affascinato dalla gamma cromatica della Paciu Maison, che diventando l’habitat ideale del folletto ne stimola un modo diverso di affrontare la quotidianità.
Ne approfitto per ringraziare i registi di Ferrara molto giovani, ma già molto esperti e richiesti nel mondo dei cortometraggi, Martina Mele e Alessandro Rocca di “Destinationfilm”, mentre per i favolosi trucchi, e sono stati tanti, ringrazio la mia amica e truccatrice fantastica Claudia Calzoni.
Come è nato il progetto Sara6
Il progetto Sara6 nasce dopo la mia uscita dal gruppo Taglia 42 che nel 1997 esplode in radio con “Regolare”.
Il gruppo di scioglie dopo soli 2 anni per incongruenze artistiche e nel 2001 decido di ripresentarmi al festival come cantautrice, usando il nome Sara6 con la canzone “Bocca”, un vero inno interamente dedicato ad una bocca bellissima di un uomo. Poi incontrando il grande produttore arrangiatore Michele Centonze ho messo da parte il palco e ho iniziato a lavorare con lui dietro le quinte alla scrittura di canzoni e musiche fra cui anche alcune musiche per le Olimpiadi di Torino.
Dopo un po’ di pausa dal palco, grazie ai consigli e alle continue spinte di Giorgio Santisi, ho deciso di riprendermi il mio posto che con tanta immaturità avevo lasciato ad altri.
Ho incontrato Marcello Romeo, un bravissimo cantautore Bolognese con il quale ho collaborato e che mi ha fatto conoscere Raffaele Montanari, fondatore e anima e cuore della PMS, che tanto ha creduto al mio ritorno sulle scene…
Poi c’è una new entry: Valerio Fuiano che ha composto con me e Giorgio “Adoro”, lo ha arrangiato e mixato e ora anche lui è parte integrante sia del suono che dell’immagine del progetto Sara6 ! Ma le sorprese non sono finite perché in “Adoro” abbiamo alla batteria il bravissimo Luciano Galloni, batterista di Nek molto apprezzato a livello nazionale.
Nel 2020 hai pubblicato con i Taglia 42 il brano “Diletta Leotta”, prevedi di realizzare altri progetti con loro?
Loro sono e saranno sempre nel mio cuore perché mi hanno permesso di cominciare alla grande, per cui quando ne avremo voglia e tempo sicuramente incideremo qualche altra canzone…
Erano anni che non sentivo Saverio, avevo perso anche il suo numero di telefono, poi ci siamo scritti su Facebook, abbiamo ricominciato a condividere musica fino alla creazione di “Diletta Leotta”, insieme a Giorgio Santisi e a Badhabit, un giovane, ma già affermato, produttore.
E’ un brano ritmato, con un sound fresco, il cui vero messaggio è che non dobbiamo essere per forza tutte belle uguali a Diletta o ad altre icone simili.
Ci sta prendersi cura del proprio aspetto , ma senza che diventi una fissazione perché la bellezza sta nella nostra unicità, per cui sai che ti dico? Che alla fine mi piaccio così, con il mio seno piccolo, la mia altezza di 1.55 il mio peso e le mie braccia storte, in armonia con tutto .
Tu hai uno storico di grade spessore in ambito artistico, cosa vorresti consigliare ai giovani che oggi si avvicinano al mondo musicale sperando di portare avanti un percorso professionale?
Posso solo dire di studiare e prepararsi tanto, ma cercando di essere comunque sempre veri sia nella scrittura che nel modo di essere, del resto ci vuole anche tanta fortuna. Bisogna lavorare duramente e non arrendersi alle prime difficoltà, perché se la fortuna arriva meglio essere preparati.
Hai fatto diversi Sanremo e altre esperienze internazionali importanti, quale tra queste reputi più importante dal punti di vista artistico e personale?
Sì, sono stata invitata in tante trasmissioni, di certo il Festival è stato magico… incredibile! Cantare davanti al Papa, per me che sono credente, è stato altrettanto pazzesco, soprattutto perché nell’aula Nervi seduta in seconda fila c’era Lei, la contessa, che non si perdeva mai una mia esibizione fiera di essere mia Madre. Ora mi segue da qualche altra parte, di sicuro in prima fila.
Per il momenti più belli sono stati i 2 concerti su Rai 1, uno in mondovisione dedicato a Lucio Battisti e uno a De André.
Nel primo, in piazza del Plebiscito, ho sentito la presenza di Lucio e ho cantato la sua “Io vivrò ” con i brividi sulla schiena e gli occhi gonfi di emozione. E’ stato un tripudio e non lo dimenticherò mai! La seconda, nell’anfiteatro di Cagliari, ho eseguito uno dei brani per me più significativi: “Ho visto Nina volare”, mi ricordo che ricevetti anche i complimenti da Dori Ghezzi per la mia esibizione per me è stato un grande onore riceverli proprio dalla moglie di De André.
Progetti prossimi?
Finire l‘album, promuoverlo magari andando al Festival di Sanremo, vincerlo o no non importa!
L’importante che si ritorni a parlare di me e della mia musica perché voglio cantare, poter raccontare, emozionare ed emozionarmi…
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