Fuori dal 2 luglio “Lolita”, il nuovo singolo di Mr. Dailom, prodotto da EGGWYTE e accompagnato da un interessante videoclip (Anteprima Sky https://tg24.sky.it/spettacolo/musica/2021/07/05/mr-dailom-lolita-video )
Dopo il successo dei due album “Sulle mie gambe” e “Vita da Cane”, l’artista torna con il suo nuovo brano dalle sonorità latine; un singolo che segna una vera e propria svolta creativa nel percorso artistico di Dailom, getta le fondamenta di una nuova identità delineata dalla scelta dei suoni tipici del reggaeton e della trap latina.
Ne abbiamo parlato con Dailom …
Ti va di raccontarci com’è nato il tuo nuovo singolo?
Sicuramente nasce dall’esigenza di scrivere e cantare sulle basi latin, e arriva da una mia esperienza personale durante il periodo del lockdown.
Ci sono chiari riferimenti al contesto al quale appartengo, la pista da ballo che ho vissuto per un anno e che mi ha regalato bellissime esperienze, ahimè prima delle chiusure. Il brano, peraltro, inaugura una nuova collaborazione, con il talentuoso produttore EGGWYTE e con l’etichetta PMS Studio di Raffaele Montanari.
C’è qualcosa in particolare che ti ha spinto ad iniziare questo nuovo capitolo?
Semplicemente andando alle serate latin e iniziando a prendere lezioni di bachata mi sono innamorato del genere, per me è stato un po’ come tornare all’inizio, i primi rapper li ho sentiti dallo stereo di amici domenicani in auto, per me i primi ascolti erano Daddy yankee e Don Omar per intenderci.
La cosa che ci tengo a precisare è che questo cambio non arriva per un esigenza discografica, magari è difficile crederlo viste le numerose uscite di questa estate, ma il tutto è nato con naturalezza. Come artista non riuscirei a fare musica solo per inseguire il mercato … questo genere a me piace alla follia!
C’è un tuo brano al quale ti senti particolarmente legato?
Allora io cerco di vivere sempre nel presente in base al trasporto emozionale che quella canzone mi trasmette, per cui ora come ora ti dico “Lolita”, perché mi ricorda quella normalità, tra serate e appuntamenti, che stiamo gradualmente recuperando.
Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Il rap e la musica di strada mi ha affascinato al punto di cimentarmi nel farla. L’ho scelta perché’ sembra essere un genere che offre una chance per esprimere la propria arte e la propria creatività, vero bisogna studiare anche col rap, ma nessuna ti offre la possibilità con poco di fare musica, anzi quasi con zero, basta una base un foglio e una penna.
Cosa pensi dell’attuale panorama musicale italiano?
In realtà ci sono parecchie cose interessanti soprattutto nel giro rap\trap\drill, io fatico a trovare negli ascolti un feeling però, nel senso che ascolto tanta musica latina, anche quella classica per intenderci, tipo Buena vista social club, e mi sento un po’ su un altro pianeta in questo senso.
Trovo interessante questo crossover del rap nella musica indie, invece la musica latin fatta qui in Italia… uff la versione cheap di J Balvin, la trovo noiosa!
Ci sono cose internazionali e non, ma non capisco il senso: visto che il panorama musicale è più aperto, non vale forse la pena mantenere un proprio stile anche nei suoni e nella voce? Alla fine Sfera nel pezzo con J Balvin ha mantenuto il suo stile, non ha fatto la versione italiana di Bad Bunny, ho apprezzato la sua scelta più originale.
Artisti a cui attualmente ti ispiri anche fuori dal tuo ambito?
Sempre rimanendo nei pressi della musica latina ma cambiando genere, ti direi Romeo Santos. Lui è il King della Bachata, ha una padronanza della voce invidiabile e un timbro vocale unico, lontanissimo da quello che faccio io, ma mi ispira forse è un punto di arrivo.
Con quale artista ti piacerebbe fare un feat?
Wow è una lista infinita, ma se devo fantasticare, te ne direi un paio, Romeo Santos perché vorrei farlo un pezzo bachata prima o poi, e ovviamente l’immenso J Balvin.
Progetti futuri?
Sicuramente un album, vorrei dimostrare che si può’ intrattenere e far divertire le persone trattando anche di contenuti seri, ma con la delicatezza di chi si sa esprimere senza appesantire l’ascoltatore, che a volte ha voglia solo di “scappare” un po’ dalla quotidianità.
Ph. Chiara Sardelli
Lolita https://youtu.be/sPnB-DzAxpE
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