“AlterEgo” è il secondo disco della carriera di Daimon Lai, cantautore influenzato dalla dark wave e dal cantautorato italiano. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
- Ciao, ci racconti qualcosa del tuo progetto?
Per Rinascere un’altra volta sono dovuto per forza Morire.
Sicuramente il lavoro che ho fatto come Speaker a STAZIONE41 WebRadio con il mio programma, BINARIO22…Mi ha dato la spinta per attraversarmi dentro e oltrepassare lo specchio…Aprire la Porta e conoscere il mio AlterEgo.
- Che cosa è cambiato rispetto al tuo primo disco?
Lo Sguardo…
La consapevolezza, un’Evoluzione possibile che finalmente mi ha fatto gettare la maschera.
- Quali ispirazioni hanno dato origine ad “Alter Ego”?
In queste canzoni d’ombra, tra Inferno e Paradiso, dietro agli occhi del falco ho rivisto la Luce.
È ritornato il sorriso nel mio volto.
Ora che mi sono ritrovato, non voglio lasciarmi più andare.
Il nuovo Sound è la voglia di raccontarmi senza paura.
- Hai appena pubblicato un nuovo video, “La porta”: ci racconti qualcosa in merito?
La Porta è la continuazione del mio primo video e singolo di ALTEREGO…”Canto Dei Maledetti”.
Dove nel finale del primo video il protagonista si sdoppia in due colori.
Uno dei due continua il suo viaggio fino a che non si trova faccia a faccia con il suo Alter Ego…
Dall’altra parte tutto si muove.
Ringrazio fortemente il Regista Andrea Mandozzi per il lavoro attento che ha eseguito nei due video…
E ce ne saranno altri.
- Quali sono i musicisti italiani che apprezzi di più?
Sinceramente non saprei cosa rispondere a questa domanda.
Non ascolto molta musica italiana.
- Che progetti hai per quest’estate?
La prima cosa che farò sarà presentare AlterEgo.
Tra pochi giorni inizierò un nuovo lavoro con una band dove ho scritto dei testi in inglese e sarò la voce in qualche brano…
Adesso sono in volo e sono pronto a tutto.