Toz Antonio Piretti è un cantautore con radici italiane e spirito internazionale.
Ci parla del suo nuovo brano:
Per il mio ultimo compleanno, un mio carissimo amico (possiamo dire, il mio miglior amico.. ci conosciamo da quando avevamo 6 anni).. mi regala (recapitandomela in Germania) una bellissima chitarra classica con una lettera nella quale mi spiegava il perchè del gesto.
I suoi genitori, da piccolo lo forzavano a suonare quella chitarra, tra lezioni e saggi, etc.. ma lui avvertiva il tutto come una costrizione.. da qui il rifiuto dello strumento..
tenuto per anni chiuso in un armadio, ha pensato di regalarmelo, in modo lo strumento potesse essere usato..
la chitarra è bellissima con un suono fantastico.. ed ironia della sorte.. proprio in quel periodo stavo pensando proprio di prenderne una classica, in quanto non ne avevo nessuna nel mio “studio”..
ma c’è una particolarità unica..
quando ho controllato il modello.. ho letto (nella targhetta all’interno della chitarra) che quella è una chitarra fatta dal famoso liutaio bolognese Sergio Piretti (ora non più in attività).
Non ci potevo credere.. poichè il mio cognome è Piretti.. e anch’io sono nato e cresciuto a Bologna (almeno fino al 2009.. poi in Canada ed ora in Germania).. ma non hai idea di quante persone mi chiesero negli anni.. “sei parente del famoso liutaio Piretti?”
ovviamente risposi sempre no.. ma queste domande mi rimasero dentro.. e incredibilmente mi era stata regalata una chitarra di Sergio Piretti.. figlio di Enrico Piretti (primo liutaio).
quando l’ho poi sentito al telefono, gli dissi.. “ma ora come faccio a regalarti un qualcosa di simile per il tuo compleanno?.. è impossibile..”
e lui mi disse.. ho un’idea.. e mi chiese se potevo musicare una sua vecchia lettera..
ovviamente accettai con entusiasmo..
quando lessi la lettera, gli dissi subito.. “Nick, è ok se modifico il testo..? in quanto per renderla una canzone.. ho bisogno di rime e le parole devono avere una cadenza,una musicalità, etc..”
mi disse.. “fai pure ciò che vuoi”..
allora, rielaborando il testo, ho pensato (senza sapere per chi fosse stata scritta questa lettera) ad una sua ex ragazza (che avevo visto ed incontrato tante volte con lui negli anni).. ed ho riscritto/modificato quella lettera (messaggio d’amore) riadattondola alla loro storia..
la ragazza non c’è più da anni..
quando stavo registrando la canzone, (di cui ho seguito ogni fase, dalla registrazione al mix e al master).. ho chiamato il mio amico, Nicola.. dicendogli.. “guarda, mi sembra stia venendo fuori qualcosa di carino.. ti va se depositiamo il brano entrambi alla SIAE..?”..
e così abbiamo fatto..
da sua richiesta.. la canzone doveva essere un voce e piano.. con degli archi..
in teoria non voleva nessuna chitarra.. anche se alla fine ne ho inserta una elettrica distorta. “crunch”. (ho suonato personalmente tutti gli strumenti inseriti)..
tutto qui.. così, è nata la canzone “Volo Via Con Te”..
registrata di notte, in una stanza (con il riscaldamento elettrico / mobile.. quindi al freddo per capirci) di un giardino di una casa di campagna nel nord della Germania (vicino ad Hamburg).. dove sono da circa un anno e mezzo, causa l’impossibilità di suonare a Toronto (sono italo-canadese) dovuta al covid..
doveva essere un regalo di compleanno per il mio amico.. Nicola..
credits
nella fase di registrazione e post produzione è giusto ricordare il supporto tecnico di Martino Buttieri (Metropolitan Music Studio), Denis Borgatti (tastierista) Marco Paradisi (Boat Studio), Roberto Barillari (Cambusa Waves), che mi hanno sempre dato preziosi consigli.
instagram: https://www. instagram.com/p/COagwvDHwkJ/