Eccolo la “revisione” del nuovo disco di Mauto dal titolo “Il tempo migliore” che oggi trova una nuova versione questa volta fatta solo di piano e voce col titolo “Il tempo migliore – Acustico”. Tantissima di quella bellezza semplice e libera di condizionamento, umana prima di tutto visto che ogni take è registrata in presa diretta di pianoforte e voce… tutto privo di ammennicoli di produzione. Dunque, conoscendolo già questo disco nella sua versione da studio, ora acquista una verità diversa, forse di una forza maggiore, forse con una vicinanza all’uomo ancora più marcata. Quel che invece si fa sottolineare è l’inedito che prima mancava: si intitola “Nero Bianco e Blu” ed è una musica che Mauto scrive su testo inedito di Piero Ciampi. Un prezioso gioiello che in se racchiude anche una pesante responsabilità per il cantautore romano. Brano che troviamo in due versione: cantata solo da Mauto e poi un’altra versione condivisa con la magistrale voce di Miranda Martino, artista di grandissima carriera, amica di Ciampi e destinataria di queste liriche che al tempo gli vennero regalate. Ed è giunto ora il tempo maturo per dare suono a queste parole di un grandissimo della canzone d’autore italiana.
Per Mauto qual è il “Tempo migliore”? Oggi, ieri… dovrà venire ancora…
Il tempo migliore è quello che scegliamo di vivere, sono le scelte che facciamo ogni giorno per essere migliori, le scelte che faremo. Ecco perché per me il tempo migliore è quello speso a coltivare una speranza.
Nuova faccia da dare ad un disco. Perché questa esigenza di spogliarlo di tutto e di metterlo a nudo?
Perché c’è bisogno di andare alla radice delle cose, ed avevo l’urgenza di riportare questi brani alla loro essenza, alla loro verità, per capirle meglio e forse apprezzarle di più. Le canzoni del nostro tempo sono sempre più “vestite” da suoni ed effetti e tutti questi orpelli rischiano di far passare in secondo piano il messaggio, la loro innocente bellezza (se ne hanno) o semplicemente la loro ragione di esistere nel tempo e nello spazio, in un dato momento. Per questo ho deciso di riportare alla forma naturale le canzoni de “Il tempo migliore” uscite nella versione “studio”, per restituirle come sono nate.
E col senno di poi pensi siano due dischi diversi? In generale a cosa pensi sia servito questo lavoro di essenzialità?
Sono due anime dello stesso sogno, due paia di scarpe per affrontare lo stesso viaggio. Credo sia stato importante, specialmente in questo tempo assurdo che stiamo ancora vivendo, riscoprire cosa c’è dietro ogni parola, ogni emozione, nell’essenza c’è la verità.
Ecco, mi piace questa parola: tornare all’essenza. Un processo difficile se non sbaglio… come ci sei riuscito?
Ho riavvolto il nastro, ho ripreso i vecchi appunti su cui erano scritti i testi e le note, e mi sono rimesso al pianoforte, come fosse il primo giorno di scrittura: è stato in un certo senso ricominciare da capo.
Miranda Martino e Piero Ciampi. Inutile dirti l’importanza che ha tutto questo. Come senti di aver musicato quelle parole?
Con tutta l’umiltà del mondo ho cercato di rimanere me stesso, sperando di aver reso omaggio a liriche molto intense che forse Piero Ciampi non aveva immaginato per una canzone. Mi sono avvicinato con pudore e rispetto a quel foglio di carta scritto nel 1977, pensando al grande onore che mi è stato concesso ma anche al grande onere che mi aspettava, senza però pensare di scimmiottare un gigante della canzone, piuttosto provando a rendere attuale quel messaggio così accorato. Quando poi Miranda Martino, una volta ascoltato il provino e commossasi, ha deciso di cantare con me la canzone, mi ha fatto un altro meraviglioso regalo e credo che anche la sua interpretazione, così profonda e sentita, abbia contribuito a far rivivere quelle parole, chiuse in un cassetto per così tanto tempo.