CIAO PRESENTATEVI AI LETTORI DEL MEIWEB:COME NASCE LA PASSIONE PER LA MUSICA E QUANDO AVETE CAPITO CHE ERA QUESTO IL VOSTRO SOGNO?
LaForesta sono : Andrea Mandelli al basso, Maximilian Agostini alle tastiere, Simone Carradori chitarra, Filippo Chiarini alla batteria e Alessio Profeti alle percussioni.
Io sono ulula: scrivo, canto e suono la chitarra anche se ultimamente mi sta sfuggendo di mano.
Ho cominciato a scrivere le prime canzoni ormai dieci anni fa, cominciando così, come si comincia, e una volta arrivato a Milano per frequentare il CPM Music institute, ho assoldato i ragazzi che ora sono LaForesta per suonare quello che scrivevo. Poi non abbiamo più smesso.
DA DOVE NASCE ULULA & LaForesta?
Da ragazzino facevo il chitarrista. Solo quello. Mi limitavo a fare qualche coro. Suonavo musica rock, e nella musica rock le voci spesso toccano note molto alte: io non ne beccavo una. Più che un canto, ululavo. Poi mi piaceva il fatto che fosse un verbo, o comunque non fosse un vero e proprio nome. Non un nome d’arte, ma un verbo d’arte. Non è ne maschile ne femminile, forse più femminile: ma va bene, è bello confondere.
Il nome “LaForesta”, direi per una coerenza simbolica.
QUALE E’ STATA L’ISPIRAZIONE PER L’ULTIMO SINGOLO “NON ESISTE NIENTE”?
QUALE MESSAGGIO VUOI FARE ARRIVARE?
Il titolo è un’affermazione e una negazione allo stesso tempo.
Infine “Non esiste niente” è un punto di partenza. Fuori dallo stato di natura tutto è creato dall’uomo: leggi, strutture, linguaggi, convinzioni e la lista potrebbe non fermarsi mai. Non esiste niente è la possibilità di ricostruire, sempre; in ogni luogo in ogni tempo.
Il singolo è parte di un album che uscirà con l’estate e sarà una ricerca sonora fuori dai confini, questa volta verso oriente.
Siamo partiti da una base rock che da energia al pezzo, caricandola di percussioni e melodie che arrivano da Africa e Medio Oriente, e questa sarà a volte di più a volte di meno, una costante del disco.
IL BRANO ANTICIPA UN GRANDE PROGETTO. POTETE DIRCI QUALCOSA? COME SARA’ IL NUOVO ALBUM?
Il prossimo singolo, l’ultimo dei tre prima dell’uscita del disco, sarà dedicato “agli altri” i diritti del pezzo saranno per sempre donati alla caritas. Con l’uscita del prossimo singolo gireremo un video-documentario con Cesare Ambrogi e Nicola Veronesi, e sarà la ripresa del viaggio e della creazione di un laboratorio artistico in Bosnia che coinvolge i migranti bloccati alla frontiera. Un progetto in collaborazione con ONE BRIDGE TO IDOMENI: un’associazione veronese che da anni opera nei Balcani a sostegno dei migranti in arrivo dal Medio Oriente. È un progetto a lungo termine, l’obiettivo è quello di portare con periodicità sulla “rotta balcanica”, un nuovo tipo di rifornimento: l’arte. Cominceremo con la musica ma con l’idea di spaziare fra varie attività coinvolgendo artisti e colleghi. Un modo o per aiutarli nel cuore, nella testa, nella fantasia, nei sogni.
QUALI SONO GLI ARTISTI CHE VI HANNO MAGGIORMENTE INFLUENZATO?
Lucio Dalla, De Andrè, Ministri, Motta, Manu Chao, musica balcanica e medio orientale in generale, tanti ascolti fuori dai confini occidentali.
LA VOSTRA MUSICA IN TRE PAROLE?
Sole, cuore e amore
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