1.Ciao! Raccontaci di te: come nasce la tua passione per la musica e quando hai iniziato a comporre?
Il mio primo approccio con la musica è stato all’età di sette anni, grazie alla fantastica esperienza del coro del paese. Ai 14 anni ho iniziato a scrivere i miei primi brani e da lì ho deciso di intraprendere lezioni private canore per poter studiare in modo specifico il canto, partendo dalle basi della lirica fino ad oggi al pop/pop rock.
2.Quale è stata l’ispirazione per il tuo ultimo singolo “Ad occhi aperti”? Quale messaggio vuoi fare arrivare?
“Ad Occhi Aperti” è nata da un forte desiderio di ribellione, dovuto a questa pandemia, la quale ha causato un cambiamento radicale nelle nostre vite. Parlando ad esempio di quanto è stato difficile distanziarsi a causa del lockdown ed ancor di più dover dire addio a chi non ce l’ha fatta, esprimendomi da adolescente ad altri coetanei e non.
Con questa canzone voglio mostrare il mio affetto, lanciando un messaggio di conforto ed alleanza a chiunque l’ascolti.
3.Quali artisti ti hanno maggiormente ispirato?
Stimo davvero tanto Ermal Meta, soprattutto per la sua scrittura musicale. Ho avuto alcune occasioni per sentirlo cantare “live” ed ogni volta è stato magnifico.
Inoltre mi piacciono ed ascolto spesso e volentieri i Måneskin, sono una band così giovane ma allo stesso tempo in gamba!
4.Ci descrivi la tua musica con tre aggettivi?
-Curativa
-Trasparente
-Universale
5.Sogni nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è quello di poter emergere sempre più nel panorama musicale e di poter far arrivare messaggi importanti, tramite i testi che scrivo e la mia musica, ad un pubblico ancora più ampio.