Tempi Strani riprende, nel titolo e nella struttura, il recente album di Giangilberto Monti, che celebra i 44 anni della sua carriera di chansonnier e autore, e che sul palco verrà arricchito da momenti testuali che uniscono ricordi e attualità, alternati alle sue “storie da cantautore”. Una narrazione musicale che riflette il panorama culturale milanese (e non solo) di questi tempi.
Con il supporto delle immagini a cura di Tommi Valli, lo chansonnier milanese propone alcune delle sue più significative interpretazioni, in parte raccolte nel suo nuovo album. Citiamo la ballad “La Mia Razza” (scritta per Mia Martini insieme a Mauro Pagani), la sua versione de “La Forza dell’Amore” (scritta da Dario Fo ed Enzo Jannacci), il pop-rock anni Ottanta di “Metrò” composta con Flavio Premoli (tra i fondatori della PFM) e la multietnica “Monsieur Dupont”, ideata alle soglie del nuovo millennio con il cantautore genovese Federico Sirianni.
Ad accompagnarlo sul palco, il jazzista Fabrizio Bernasconi al pianoforte, il bluesman Roberto Zorzi alle chitarre e l’eclettico batterista Alessio Pacifico a ritmare strofe e ritornelli, per comporre un quadro musicale tra i mondi che hanno contraddistinto questo poliedrico artista, parte significativa di una fetta di storia del nostro cantautorato, dagli anni ’70 ad oggi.
“Avrei voluto essere un grande compositore. Sono rimasto un superdilettante, però ho tante idee”