AUDIOCOOP: GLI INTERVENTI URGENTI DEL LEGISLATORE IN TEMA DI INTERMEDIAZIONE E GESTIONE DEI DIRITTI D’AUTORE E LIBERALIZZAZIONE DEL SETTORE PRIMA DELLA SCOMPARSA DEI GIOVANI E PICCOLI AUTORI E DI TUTTA LA FILIERA CREATIVA INDIPENDENTE ED EMERGENTE DEL NOSTRO PAESE.
Salve, nell’impossibilita’ di partecipare fisicamente domani alla diretta si invia documento scritto da parte del Comitato Direttivo di AudioCoop sul tema e sull’argomento a mo’ di intervento invitandovi a inserirlo tra i documenti degli auditi-
- Siamo contro la liberalizzazione del mercato di cui oggi parliamo
- La Direttiva Barnier ha messo a mercato quello che e’ e resta e deve resttare prima di tutto un prodotto culturale: il rischio e’ che societa’ private diventino i proprietari digitali di brani della tradizione culturale e dell’identita’ di un paese mettendone a rischio e a repentaglio l’agibilita’ della fruizione e la fruizione stessa in mano alla decisoine di privati che possono chiudere e non svolgere poiu’ attivita’ bloccando le produzioni senza alcuna authority che glielo impedisca
- La musica e’ e resta e deve restare un patrimonio culturale e non deve essere messo all’interno di un mercato libero e selvaggio
- Sono contro le liberalizzazioni selvagge del mercatao musicale tutti i settore piu’ fragili: quello degli artisti giovani, emergenti e autoprodotti, piccoli e indipendenti, ma ad alto tasso di innovazione che fatturando poco èpossono trovarsi nelle condizioni all’interno di un mercato del dirtto di essere poco sostenibili nella raccolta dei diritti e quindi di essere abbandonati a loro stessi perche’ non redditizi in un mercato dove conta solo il FATTURATO e non la QUALITA’ della proposta culturale
- In questo caso ci troviamo in un mercato che non ha futuro per le giovani generazioni che infatti gia’ con il mercato digitale attuale trovano sempre meno risorse a disposizione.
- Infatti in un mercato libero del diritto d’autore e dei diritti connessi saranno sempre meno redditizi i giovani nel campo della musica agli esordi e coloro che fanno musiche di qualita’ non di massa e di alti numeri e tutte le arti diverse (scrittori, fotografia, pittura etc.) che puntando sulla qualita’ e non sulla quantita’ rishcierebbero di trovarsi FUORI dal mercato e addirittura senza nessuno che si occupi di tutela del loro diritto d’autore e connessi come gia’ accade in parte
- a tale propositi riteniamo chela normalizzazione realizzata con alcuni interventi da parte del Ministero per i Beni Culturali sia servita ad attenuare tale liberalizzazione e tale sia la linea da seguire
- Il rischio e’ che col tempo il mercato musicale di qualita’ e di nicchia, di talento innovativo e delle start up degli artisti indipendenti ed emergenti si trovi fuori da tale mercato se non sara’ grandemente redditizio perche ‘tali societa’ si occuperanno sempre meno di chi incassa pochi diritti mentre con gli stessi processi burocratici possono fare artisti BIG che invece inc assiano altissime cifre
- Ci troviamo di fronte ad un mercato globale quello del digitale che rischia di travolgere il mercato musicale nazionale di qualita’ che rishcia di venire travolto e non sara’ il cosiddetto boom del vinile (che e’ piu’ un fenomeno nostalgico mediatico che un vero fenomeno di mercato: infatti rappresenta poco piu’ del 10% del mercato in realta’ mentre l’80% e’ in mano al mercato digital e che cresce esponenzialmente ed e’ questo il vero BOOM e il vero dato di mercato)
- Tra l’altro un mercato che non paga in modo adeguato i contenuti della filiera creativa che si ritrovano cos’ impotenti di fronte a questi monopolisti mondiali dove l’autore giovane esordiente indipendente ed emergente non conta realmente nulla non avendo tra l’altro nessuna possibilita’ di scegliere tra concorrenti (di diversi paesi, di diverse piattaforme, di diversi modelli etc.) e suvendo così ogni proposta economia (sempre bassissima se non risibile o anche inesistente)
- Un mercato libero selvaggio qundi danneggia i piccoli e giovani autori che la legge vorrebbe mettere al centro perche’ non economicamente redditizi come si vorrebbbe con il rischio di vederli espulsi dal mercato, un mercato che invece deve essere armonico pur nella concorrenza edeve tutelare la raccolta dei diritti d’autore, dei diritti di copia privata e dei diritti connessi per tutti anche per il piu’ piccolo che raccoglie anche solo 1 euro facendo in modo che oltre ad essere raccolti gli possano essere versati anche con un PLAFOND PUBBLICO a disposizione delle piccole collecting che possano raccogliere TUTTII DIRITTI anche quelli antieconomici nella raccolta e distribuiozne cosi’ da TUTELARE IN PIENO IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE TUTTO anche all’interno di un mercato che vede il brano musicale solo come un prodotto che crea reddito.
- La legge deve colpire i giganti del web e della telefonia mobile semplicemente valorizzando al massimo l’equo compenso con il conseguente pagamento massimo della filiera creativa del diritto d’autore, copia privata e connessi, chiedendo di operare nel paese in cui operano con sedi operative e dipendenti pagando le tasse in tali paesi, aumentando tutte le royalties sui clic, visual e stream oggi pagati in modo risibile a livello di CAPORALATO MUSICALE affinche’ con un certo numero di visualizzazioni possa finalmetne esserci un compenso diretto remunerativo eche si a di riconoscimento del lavoro svolto da tutta la filiera creativa e affinche ‘ su ognuna di queste opere nella loro diffusione sia pagato ogni insolgolo diritto d’autore speficico con una digitalizzazione e una velocizzazione del settre delle collecting che oggi in Italia sonoi in ritardo su tale mercato tanto che alcune indagini parlano di un minore introito di diritti in Italai rispetto ad altri paesi avanzati a danno degli autori e di tutta la filiera creativa.Infine obbligare i giganti del webe della telefonia a reinvestire,com facevano un tempo le case di scograifche distriuivano le opere, in giovani talenti obbligandoli con una quota da versarw al MIC alla realizzazione di bandi per nuove operer di nuovi e piccoli autori con la loro filiera creativa.
- La Legge deve tenere al centro l’autore ma sempre con al fianco la figura dell’impresa in forma di editore /produttore motore centrale portante dello sviluppo della nuova musica e tutta la remunerazione di tutta la filiera creativa e deve valorizzare la realizzazione di un polo nazionale indipendente di raccolta risorse che garantisca a tutti nostri talenti del nostro paese anche quelli piu’ giovani e piccoli di poter accedere alla raccolta e redistribuzione di risorse e che impedisca la nascita di SUPER COLLECTING MONOPOLISTE che potrebbero danneggiare tali realta’ perche’ antieconomiche.
- Crediamo in una legge che sia chiara, metta in moto un armonica concorrenza, snellisca burocraticamente tutto, faciliti la redistribuzione a fronte di diverse figure e diverse societa’ che devono introitare facilitando lo sblocco facile e immediato con la distribuizione facile e immediata con meccanismoi semplici e non farraginosi, che tuteli le arti minori e che cominci a chiedere ai grandei contenitori giganti del web di pagarei diritti anche sui tanti live gratuiti in streaming che contiene e diffonde traendone grandi vantaggi spesso senza pagare il giusto diritto colui che e’ il contenitore generale di tale produzione
- Se cio’ non avvenisse ci ritroveremmo in un mercaato della libera concorrenza selvaggia dove vincera’ il massimo ribasso con il rischio che il diritto d’autore valga sempre meno e non remuneri piu’ l’autore e tutta la filiera creativa come merita rischiandone la chiusura e l’esaurimento come rischia di accadere gia’ in alcuni comparti se si lasciassero a conocrrenza sfrenata libera
- Si deve quindi construire una legge che ci permetta di aprire tavoli di trattative (anche a livello europeo) coi giganti del web per farli pagare di piu’ e tutti in termini di diritti d’autore, di copia privata e di diritti connessi, realizzando soggetti in tal senso come un coordiamento di Saie e Collecting Europee che insieme al Governo Europeo chiamino alle loro responsaiblita’ generali tali Giganti del Web per una remunerazione sempre piu’ giusta ed equa contro il caporalto dei contenuti creativi: si pensi infatti che una volta il ditributore fisico traeva per se il 30% del fatturato mentre oggi probabilmente oltre il 90% del fatturato resta in mano al distributore digitale
- Si deve costuire una legge che abbatta i monopolisti mondiali globali del web e si apra alla concorrenza ad altri paesi del mondo e a una concorrenza europea e nazionale favorendo con investimenti la nascita di un motore di ricerca europeo, di piattafomre digitali europee e nazionali per una identia’ culturale che non vada dispersa e per il mantenimento della biodiversita’ culturale aumentando così le reali possibilita’ per l’autore e la sua filiera creaativa di poter reamente scegliere su quali piattaforme andare a farsi distribuire, una scleta che oggi non c’è e dove vi e’ meno liberta’ di mercato di sempre essendoci in buona sostanza solo due grandi distribuotri digitali stranieri che dettano legge e per di piu integrativi e non concorrenziali
- Si rischia altrimenti la dispersione dell’identita’ nazionale della musica con tali monopoli e quindi una legge dovrebbe favorire la realizzazione di una sorta di HUB capace di raccogliere con una grande forza a nome di tutti tutti diritti degli autori del nostro paese e con una forza contrattuale forte per i giganti che non la vogliono pagare o eludere in grande parte e capace di aumentare la platea di raccolta ddelle risorse per gli autori e capace di armonizzare il mercato concorrenziale redistribuendo in armonia, semplificazione, rapidita’, velocita’ a tutte le collecting concorrenti sul mercato ma armoniche nella sub-raccolta e redistribuzione, A tale proposito per salvaguardarre una forte identia’ nazionale puo’ essere utile la creazione di un polo INDIPENDENTE dei DIRITTI che dia forza a tutti gli autori giovnai e piccoli indipendenti ed emergenti che possano avere così una maggiore forza di rappresentanza sostendon anche con sostegno pubblico una tale realizzazione utile a mantenere in MERCATO MONDIALE JOMOLOGATO GLOBALE una FORTE IDENTIA’ NAZIONALE a tutela delgi autori e di tutla la filiera creativa delle imprese e dei lavoratori del settore
- Una legge innovativa a tutela del dirtto d’autore dovrebbe inserire in tale diritto anche il videomaker /regista oramai un autore fondamentale a tutti gli effetti del successo di un brano attraverso la sua creativita’ nel videoclip
- Se non si interviene con i punti sopra al piu’ presto si rischia come sta avvenendo anche causa pandemia la scomparsa di tutte le strat up indipendenti della produzione della nuova musica italiana con la perdita di tutta la filiera creativa della nuova musica italiana che abbandonata sara’ tererno in manoalle realt’ creative dibrani stranieri per lo piu’ in lingua ingloese come possiamo notare anche sol o vedendo l’Eurovision dove su una 30ina di paesi partecipanti sono oltre 20 quelli che non cantano nella lingua nazionale ma in oingua inglese rishciano di perdere patrimoni culturali e identitari immensi chenon saranno mai piu’ rinnovati e recuperati nel tempo.
- Noi ci stiamo muovendo con un accordo AFI/AudioCoop in tal senso creando un primo polo indipendente anche attraverso altri accordi che allarghino tale polo a tutela della musica italiana e invitiamo il legislatore a favorire e sviluppare tali realta’ che lavorano alal tutela massima dei piu’ fragili e piu’ debvoli ma piu innovati autori insieme agli editori e produttori e insieme agli artisti interpreti ed esecutori. Speriamo lo vogliate anche voi.
Di seguito il link di un nostro intervento di alcuni anni fa sul tema che ripercorre alcune delle nostre proposte a un convegno.
Convegno ACEF: https://www.economiaefinanza.org/intervento/giordano-sangiorgi/
A disposizione si invia un cordiale saluto e un augurio di buon lavoro
Comitato Direttivo di AudioCoop