“Il fatto che il Governo abbia inserito alcune misure sul sistema di welfare dei lavoratori dello spettacolo nel decreto Sostegni Bis, non esime il Governo stesso dal continuare a garantire un vero sostegno economico nei confronti dei lavoratori dello spettacolo ed eventi, che invece si vedono riconosciuti una ridicola una tantum da 1.600 euro”, ha spiegato in una nota il Direttivo dell’associazione, precisando: “Ridicola perché per l’ennesima volta rende palese che i Governi che si sono succeduti e anche le stesse strutture burocratiche del MiC e del Ministero del Lavoro non hanno la minima idea di quello che è il sistema di organizzazione del lavoro nel settore spettacolo ed eventi”.
“L’incerta ripartenza ‘concessa’ con il decreto riaperture è forse sufficiente a garantire un ritorno al lavoro del 10% dei lavoratori del comparto, che per il restante 90% rimarrà fermo almeno fino a fine anno, come rende palese al grande pubblico la programmazione dei tour musicali per l’estate del 2022, per non parlare delle fiere e dei congressi”, prosegue il direttivo: “Le difficoltà che si sono comprese per altri settori, prolungando i sostegni e gli ammortizzatori sociali in alcuni casi fino a settembre in altri fino a fine anno, sono completamente assenti per il settore spettacoli ed eventi, nonostante numerose associazioni e rappresentanti di categorie abbiano più volte sottolineato e spiegato in forma oltremodo chiara la situazione al MIC, al Ministero del Lavoro e a numerosi parlamentari”.
“Il governo ha acceso la miccia di una bomba sociale che coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori e se ne dovrà assumere tutte le responsabilità”, conclude il direttivo di Bauli in Piazza: “I riferimenti al welfare nel settore spettacolo inseriti nel decreto non soddisfano pienamente le aspettative e richiedono un’analisi critica che porti a risultati più incisivi e risolutivi delle problematiche del settore da inserire nella riforma che tutti ci aspettiamo sia seria e completa”.
Le misure dedicate alle maestranze impegnate nell’industria creativa e dell’intrattenimento varate ieri del governo all’interno del Decreto Sostegni Bis – definite figlie di una “giornata storica” dal Ministro della Cultura Dario Franceschini – non convince Bauli in Piazza, il coordinamento dei lavoratori dello spettacolo che dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica le drammatiche condizioni del comparto. Fonte: Rockol