Completamente disattese le aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo!
Nel decreto legge approvato oggi nel consiglio dei ministri manca completamente una visone d’insieme volta a sostenere i diritti e il Reddito.
Misure non sufficienti e scarsamente corragiose che spostano di poco il livello già insopportabile di dignità e tutele nel settore dello spettacolo dal vivo.
Sparisce completamente il reddito di continuità ed è invece presente una misura in favore dei lavoratori autonomi, una nuova assicurazione contro la disoccupazione involontaria con una durata massima di 6 mesi.
NON CI SERVONO RISERVE INDIANE, MA DIRITTI E REDDITO PER TUTTI E TUTTE.
Non vi è traccia delle annualità bianche richieste dai lavoratori e dalle lavoratrici.
Il numero delle giornate annue richieste per la maturazione del diritto alla pensione è ancora troppo alto e diminuite soli di 1/3,quando anche l’INPS ha consigliato di portare la soglia a 60.
L’accesso alla malattia è ancora legato ad una logica assicurativa e non vi è traccia di misure ostative nel costante abuso di contratti a termine e finti lavori autonomi.
È evidente che questo governo non ha il coraggio di costruire il cambiamento necessario al nostro settore, non ci resta che rilanciare una forte mobilitazione sui territori e a Roma per costruirlo noi stessi.
“Niente sarà più come prima, la nostra rivolta è sempre più vicina!”