Vea, Valeria Angelotti o spesso anche semplicemente Vea Angelotti approda ad un nuovo disco – uscito per Metatron lo scorso 16 Aprile, e dobbiamo dire che la soluzione finale non è niente male. Maturità che si manifesta in questo pop decisamente ricco di evoluzione, nella produzione come nel decantare ogni dettaglio, in questa voce che si accomoda con naturale leggerezza dentro suoni che edulcorano il pop standard restituendoci un disco assai interessante. Si intitola “Sei chi non sei”, lavoro che sottolineiamo con piacere. In rete il video di lancio del singolo “Esplosa” dove Vea si mette a nudo, in tutti i sensi. Attendiamo di vedere come si piazzerà in classifica…
Un nuovo disco attento all’esistenza in generale o all’essere donna nello specifico?
All’esistenza dal mio punto di vista e quindi inevitabilmente dal punto di vista di una donna. Chiusa in studio durante la nascita del canzoni, il mio unico intento era riuscire a creare delle finestre aperte sulla vita, sui suoi piccoli e grandi problemi, traumi.. senza mai cadere nella rassegnazione. Ho cercato di essere contemporaneamente coinvolta e distaccata dai miei racconti, perché tutti possano trovare una parte di sé, a prescindere dai generi musicali/sessuali.
Un bellissimo suono per edulcorare il pop nostro dentro mode internazionali. In particolare la voce ha avuto un lavoro fuori dai soliti cliché vero?
Grazie, mi lusinga molto questa considerazione! Si, è stato il primo elemento sul quale abbiamo iniziato a lavorare. Lillo (Enrico Dadone, il mio produttore artistico) mi ha subito fatto capire che dovevo cambiare il mio approccio all’uso della voce per creare qualcosa di davvero autentico. Ho tolto potenza in termini fisici, per sprigionarne in termini comunicativi.
Il video di “Esplosa” sottovoce un po’ come il resto del disco… non hai cercato sfarzi ma dettagli o sbaglio?
Non so se il video sia così sottovoce. Alcune persone mi hanno addirittura detto di averlo trovato troppo forte! Devo ammettere di non averci ragionato molto: è stata un’idea folgorante, di quelle che ti colgono con una scarica di adrenalina e tu non sai perché, ma sai perfettamente che è l’idea giusta. E poi ho avuto la fortuna di incontrare due persone che hanno colto esattamente quello che avrei voluto rappresentare (Anna Sofia Solano, riprese e montaggio Eugenia Valenti, body painting). Forse siamo state così sicure e coese nella realizzazione che non è stato necessario ricorrere ad effetti speciali!
A chiudere VEA è chi non è? Inevitabile chiedertelo!
In certi ambiti della mia vita si.
Da questa consapevolezza nasce la scelta del titolo del disco. “Sei chi non sei” è prima di tutto una canzone, la prima traccia, scritta molti anni fa per un amico. Dopo un po’ che la cantavo e ricantavo, mi sono accorta che, in realtà, parla di me e a me stessa ho voluto ribadire che forse la mia vita dovrebbe essere un’altra ed è ora di piegarsi all’istinto! E tu? Tu chi sei?