Per quattro settimane quindi, a partire dal 5 aprile, tutti i lunedì, in esclusiva su Lo Sbuffo, verrà pubblicata una playlist a tema, tra canzoni dal profondo di ciò che Marta è stata, a canzoni che avrebbe avuto la forza di scoprire se non fosse stata impegnata a costruire un passato diverso, passando per canzoni che sente dentro di sè anche quando non le ascolta, per arrivare infine a canzoni che cerca per rinfrescarsi le idee.
Il mercoledì invece, in esclusiva su WU Magazine, sarà la volta di un video di un minimal rework di un brano inerente al periodo di riferimento del capitolo della vita di Marta Tenaglia della settimana.
Il venerdì in ultimo, in esclusiva su ExitWell, verrà presentato un podcast che vedrà quattro preziosi special guests, che Marta ha intervistato e con i quali ha condiviso pensieri ed emozioni relativi alle tematiche proposte (dal make up, all’antropologia, fino al calcio femminile e l’attivismo).
Detto e considerato che quel che è stato è stato ed è andato, e ci affondo i piedi fino alle caviglie
E quello che non è stato non poteva essere, e non esiste, ed è meglio che non esista proprio, al massimo è un disegno che puoi riprendere più avanti, ma ti prego di non conservarlo in una scatola
Perché qui e ora il presente dev’essere cosciente di se stesso, in equilibrio danzante, vivo, precario
Domani esiste solo perché oggi abbia sapore
“Un cuore di vetro si rompe spesso, basta una nuvola troppo bella, o un ricordo che arriva senza chiedere.
É trasparente dentro per fuori e fuori per dentro, e ogni volta che si frantuma, sceglie di ricostruirsi secondo forme inedite.
Difficilmente è in pace con se stesso, ma solo quando acquisisce veramente consapevolezza del materiale di cui è fatto allora si può aprire al resto dell’universo.
Ci vuole tempo, un ciclo continuo, ci vogliono nomi con cui riconoscere e chiamare ogni singola fase: non schemi in cui intrappolare, ma lenti precise con cui ripensare ciò che andato, ciò che non esiste, ciò che sono e che ho tra le mani.
La musica per me è prima di tutto è espressione e necessaria comunicazione: ho bisogno di arrivare all’ altr*, ho bisogno per lo meno di cercare la strada.
Ascolto, e poi ricomincio il viaggio.
Un cuore di vetro è un bagaglio fragile, ma è dalle crepe che entra la luce.”
Marta Tenaglia