Fuori dal 26 marzo su tutte le piattaforme digitali “Non farmi la guerra”, il nuovo singolo di Ricky Ferranti. L’artista piacentino questa volta gioca con le immagini: si immedesima nei panni della Natura mentre parla all’umanità. Lo abbiamo intervistato per Mezzogiorno in Musica Indie a cura di Ivana Stjepanovic
1.Ciao Ricky! Oltre ad essere un musicista sei anche un professore. Quale dei due lavori ti regala più soddisfazione? Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Ciao a tutti , insegno chitarra da diversi anni ed ho sempre svolto l’insegnamento parallelamente al mondo del live.I due mondi danno soddisfazioni differenti e mi piacciono entrambi.
E’ anche vero le due realtà si alimentano a vicenda.
Anche quando suonavo in modo intenso con più di 100 serate in un anno non ho mai smesso di insegnare.
Mi sono avvicinato alla musica grazie a mio zio che suonava l’organo in chiesa.
Mio nonno è stato l’ultimo campanaro di Carpaneto Piacentino e questo mi permetteva di avvicinarmi quando volevo all’organo della chiesa.
Ho iniziato a studiare seriamente però solo con la chitarra per poi diplomarmi al CPM di Milano.
2.Un aneddoto tra i più divertenti/importanti della tua carriera?
Me ne sovviene uno divertente accaduto anni fa.
Suonavo con una band che si chiamava “Animali rari”.Giravamo tutta Italia e portavamo in giro cover e brani originali tra cui “Già colpevoli “ colonna sonora del film “Va dove ti porta il cuore.
Un pomeriggio eravamo appena arrivati per i check e ci stavamo rilassando in attesa che montassero gli strumenti quando una famiglia si avvicino a noi e ci chiese a che ora sarebbe iniziato il circo e quali fossero gli animali che usavano.
3.Il 2021 è partito alla grande per te, parliamo del tuo nuovo singolo “Non farmi la guerra”: ci racconti quale è stata l’ispirazione e di cosa parla?
Il brano è scritto come se fosse la Natura a rivolgersi all’uomo e gli chiedesse di smettere di fare una guerra persa in partenza, in quanto a pagare conseguenze di questo scellerato comportamento sarebbe comunque l’uomo.La natura può sopravvivere all’uomo e non viceversa.
4.Quali sono gli artisti più interessanti che hai incontrato nel corso della tua carriera e con chi ti piacerebbe collaborare?
Ho incontrato e suonato con diversi artisti incredibili, nel Blues la canadese Angel Forrest (vincitrice di diversi Blues Awards) , il grande Fabio Treves a cui ho aperto un concerto anni fa, nel Rock ho suonato in un disco che dovrebbe uscire in Ottobre con il batterista Tommy Aldridge(Ozzy Osbourne), il cantante bassista Roberto Tiranti (New Trolls) e Boogie White (Ranibow), con gli “Animali Rari” abbiamo fatto serate con la Fiordaliso,Smaila,Faletti, Grignani.
Ognuno bravissimo , ma Angel Forrest a livello vocale l’ho trovata devastante.
5.Che rapporto hai con la dimensione live e come pensi ne usciremo, soprattutto la musica, da questa situazione attuale così difficile?
Prima di questa sciagura pandemica, suonavo regolarmente in trio e come Onemanband.
E’ stata ed è tuttora dura.
Ma voglio sperare nell’ estate.Non aggiungo altro.
6.Obiettivi da realizzare per questo 2021?
Finire l’album di cui il singolo farà parte e scrivere nuovi brani.
Ascolta “Non farmi la guerra” su Spotify:
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