Matteo Gallina presenta “Déjà Vu”
In radio e negli store digitali il primo singolo del cantautore di Borgorose, Matteo Gallina, “Deja vù”, un brano scritto da Francesco Greco e dallo stesso cantautore e prodotto da Gianni Testa per Joseba Publishing. Arrangiamento a cura di Matteo Caretto presso Scene Music Studio.
Salve Matteo, raccontaci di questo singolo attualmente in radio “Déjà vu”
Deja Vù è legato sicuramente ad una storia d’amore dove si vivono mille emozioni, uragani di felicità misti a qualche paura, tanta voglia di vivere che incontra a volte qualche piccola delusione…ognuno di questi piccolissimi attimi disposti in modo imprecisato nella nostra vita, si ripropongono continuamente anche quando le storie finiscono…che qualche volta ci insegnano, qualche volta ci fanno provare rimorsi ma che sono di certo passi indelebili e insostituibili nella nostra vita.
Scrivi, “troppo spesso non abbiamo voglia o coraggio di capire, di ascoltare, di credere nei nostri sogni”.. ma quali sono i tuoi sogni
Per quanto riguarda la sfera privata ho già realizzato il mio sogno: una famiglia, una compagna e un figlio che ha dato ancora più senso alla mia vita. Ora il sogno che nutro fin da bambino non è più nel cassetto; lo tengo ben presente, nella mia vita di tutti i giorni perché ritengo che per poterlo realizzare è importante non scordarlo in quel cassetto.
Oggi sono più che mai convinto che non c’e ‘davvero niente che non si possa fare se si ha determinazione, consapevolezza di sé e anche una certa dose di fortuna nel raggiungimento dei propri obiettivi: amo la musica!! Mi libera l’anima e mi aiuta ad essere positivo , mi emoziona e mi sfida. Vorrei perciò scrivere e cantare canzoni che mi rappresentino, mai banali, capaci di far provare agli altri le stesse emozioni, e comporre il mio primo album e perché no partecipare e vincere un concorso importante.
C’è un album in preparazione?
Si, Deja Vù è il primo estratto dell’album che stiamo preparando con l’Etichetta Discografica Joseba Publishing di Gianni Testa…
Come vedi il mondo musicale attuale, che come tutti i settori sta attraversando un periodo difficilissimo.
È una domanda complessa: la musica ha subito negli anni una profonda trasformazione soprattutto a seguito della rivoluzione digitale che ha stravolto il modo di fruirne. Si è ampliata notevolmente la distanza tra le generazioni e non parliamo di decenni ma di intervalli di pochi anni, tanto da apparire incolmabile al giorno di oggi. Il rapporto tra artisti e pubblico si è modificato profondamente; i contenuti delle canzoni spesso sono una sequenza di immagini senza connessione tra di loro, difficili da interpretare; il linguaggio si è impoverito e anche omologato alle tendenze del momento non è da stabilire se meglio o peggio: bisogna prenderne atto ma per non far si che questa distanza non si dilati ulteriormente. È necessario ricercare un punto di equilibrio che coniughi la cultura musicale di un tempo non tanto passato con la modernità digitale.
Il passato non ritorna ma può rendere migliore il presente se ben interpretato: i giovani artisti questo possono farlo, studiando un po’ di più senza seguire passivamente le mode del momento. E di certo il momento che ci è dato vivere non ci aiuta: possiamo però superare le difficoltà che esso ci impone utilizzando al meglio gli strumenti della modernità cioè quelle stesse piattaforme digitali che ci danno la possibilità di mantenere un rapporto stretto e diretto con il pubblico e di tenere vivo quel legame che la pandemia purtroppo tende a distruggere, a causa dell’isolamento forzato cui siamo obbligati.
L’auspicio è che presto quel legame possa ricomporsi e rafforzarsi in un interscambio più vivo e reciproco, che è tipico degli eventi live di cui un artista non può fare a meno.
Cosa consigli ai ragazzi che vogliono intraprendere questo percorso musicale?
Il mio consiglio ai ragazzi è quello di nutrire, alimentare, coltivare i propri sogni. Tirarli fuori dal “cassetto”, non lasciarsi condizionare dalle difficoltà che inevitabilmente, si incontreranno nel cammino, non fermarsi al primo ostacolo; ma soprattutto consiglio di continuare a studiare, a riempire la loro musica di contenuti, non snaturare il loro modo di essere solo per “piacere” , rimanere se stessi sempre pur nell’ascolto dei consigli di chi per esperienza e conoscenza, può darne disinteressatamente.
Videoclip:_https://youtu.be/CPvu6lCSW3E
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