Prodotto da Alberto De Rossi (Alexia, L’Aura, Mistonocivo), “Stesi sull’asfalto“ é il titolo del primo EP di Bastiano con il quale si affaccia da solista sulla scena musicale indipendente. Si tratta di una specie di autoanalisi per fissare su un foglio il trascorrere delle stagioni. Di questo e molto altro abbiamo parlato con il cantautore vicentino in questa nuova intervista per Mezzogiorno in Musica Indie a cura di Ivana Stjepanovic
1.Ciao Bastiano, ci racconti il tuo percorso artistico fin qui?
Ho iniziato a suonare la chitarra attorno ai sedici anni e da lì a breve il primo gruppo classico di cover giusto per prendere confidenza con la musica di insieme. Poi un giorno due giovani mi chiesero se avessi voglia di provare a suonare il basso elettrico per formare una nuova band e da lì ebbe inizio un lungo percorso da bassista fatto di sala prove, concerti, incazzature, ritardi, sorrisi e solide amicizie.
Sono cresciuto con dei punti di riferimento a cavallo tra il reggae e i Led Zeppelin grazie anche alle persone incontrate fino ad ora.
2.C’è un momento per te particolare significativo nella tua carriera musicale?
Fra i tanti scelgo quel momento in cui scendi dal palco e parli con la gente che incontri davanti a un bicchiere. Uno scambio di idee, un confronto sullo spettacolo appena finito. Avere un dialogo con dei perfetti sconosciuti l’ho trovato sempre motivante e costruttivo.
3.Da bassista rock a cantautore. Cosa ci dici riguardo questa tua evoluzione?
Ho cercato di essere me stesso in un periodo in cui la musica live si é fermata, trovando nuovi stimoli per non cadere giù chissà dove.
Scrivere canzoni mi aiuta a stare bene. Dei piccoli traguardi da mettere nel cassetto e tirarli fuori quando ne hai bisogno. La band ha avuto sempre un ruolo importante nella mia forma di comunicazione ed è per questo che i brani presentati possono essere proposti anche con altri strumenti e non solo nella versione chitarra voce.
4.Cosa ti “Gira(va) in testa” quando hai scritto questo singolo? Di cosa parla “Gira in testa”?
Gira in testa nasce nel mezzo di un trasloco e parla di un incontro fra due persone che al primo appuntamento consumano i piaceri di una serata estiva. La mente gira su questo ritornello dove i protagonisti si rincorrono per poi lasciarsi andare.
5.Questo singolo è il primo estratto del tuo EP dal titolo “Stesi sull’asfalto”: Come è nato questo progetto?
Nasce a Marzo 2020, figlio del primo lockdown. Ho iniziato a scrivere un po di cose nuove perché c’era molto tempo libero da riempire. Grazie alla collaborazione con Alberto De Rossi (Alexia, L’Aura, Mistonocivo) abbiamo scelto di concentrarci su alcuni pezzi e renderli fruibili.
Quando suoni in un gruppo ti devi rapportare con più persone e a volte il tragitto si complica per via di alcune incompatibilità che possono venire a galla. Quando sei in due le probabilità chiaramente si abbassano e il focus sull’obiettivo risulta chiaro fin da subito.
6.C’è una traccia alla quale sei più legato e che ti rispecchia di più?
Tutti i brani sono frutto di un qualcosa che mi ha toccato. Uno stimolo in più per trovare le parole che possano raccontare una storia attraverso le immagini. Sono legato a loro come a quelli che non ho ancora scritto.
7.Possiamo dire che le tue sono sonorità ben definite che si discostano dalla musica indie degli ultimi anni, ma richiamano un certo cantautorato dei primi anni duemila?
Non mi sento di datare il sound di questo progetto. È un insieme di esperienze fatte da anni di palchi e dischi registrati.
8.Maggiori riferimenti/influenze musicali?
Gomez e NIN sono due band che mi hanno influenzato parecchio nell’affrontare questo EP.
Contaminare il percorso da cantautore con una componente elettronica ha dato corpo e importanza alle strutture delle canzoni. Un aspetto stimolante che fino ad ora non avevo mai toccato con mano.
9.Con chi ti piacerebbe fare un featuring?
Giovanni Gulino.
10.Cosa ti aspetti da questo 2021 musicalmente parlando e cosa ci dobbiamo aspettare noi da te?
Mi auguro solo che tutte le persone che si muovono nell’ambito dello spettacolo tornino ad occuparsi delle proprie professioni. Io sono qui che faccio il tifo per loro. Quando ti viene tolta la possibilità di stare in mezzo alla gente viene a mancare quell’alchimia che aiuta a far sì che le cose accadano quindi da me non aspettatevi nulla che poi quando esce qualcosa di nuovo mi faccio sentire io.
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