Dal Teatro Eliseo di Roma, Gino Castaldo ed Ernesto Assante ripercorrono la vita di Lucio Dalla, di cui hanno appena scritto una appassionata biografia.
Una biografia umana piena di musica, e una biografia musicale piena di vita.
Partendo da una valigia piena di dischi, Gino ed Ernesto delineano un “ritratto” che non c’era, e che decisamente mancava, dell’artista nato il 4 marzo del 1943.
In diretta dalla pagina di Libri Mondadori.
4 marzo 2021
Ore 18:30
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Aveva dita troppo corte per suonare il piano, non conosceva abbastanza la musica per comporre, aveva un fisico lontano da ogni canone, aveva collezionato insuccessi discografici, non aveva una cultura da intellettuale. Eppure è diventato uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana.
Popolarissimo eppure mai conforme, sempre in mostra eppure indecifrabile, amatissimo eppure senza amore, Lucio Dalla si muove in queste pagine con tutto il suo fascino e la sua imprevedibilità. Passando dalla canzone dei “parolieri” ai “poeti”, dal jazz alla “canzonetta”, dal pop di consumo al cantautorato, fino a una sorta di teatro musicale di profonda coscienza civile e politica, attraversa col suo modo buffo e beffardo la storia della musica italiana, con quell’aria da giullare stralunato con cui si permetteva di fare quel che gli pareva. E proprio la storia della musica italiana emerge in queste pagine, raccontata in modo magistrale da Assante e Castaldo, con ricchezza di aneddoti e intelligenza critica. Ma emerge soprattutto la figura di un artista unico e imparagonabile, un numero primo irriverente e libero, capace di andare contro tutto e tutti grazie al suo genio e alla sua caparbietà.