Dal 12 febbraio Riccardo Inge ci porta a spasso nel tempo con DeLorean, il suo nuovo singolo ispirato alla celebre saga degli Anni Ottanta “Ritorno al futuro.” Dalla riflessione sui paradossi temporali e dalle fantasie sui viaggi tra le varie epoche, nasce un brano energico, che ha come protagoniste chitarre dalla pasta molto rock. Lo abbiamo intervistato per Mezzogiorno in Musica Indie a cura di Ivana Stjepanovic
1.Ciao Riccardo! Iniziamo dal tuo ultimo singolo: dal 12 febbraio hai deciso di portarci a spasso con la tua “DeLorean”! Ci racconti come è nato questo brano? Perché questo omaggio a “Ritorno al futuro”?
Sono un grande appassionato di tutto ciò che riguarda viaggi nel tempo e paradossi temporali. Ho letto praticamente tutti i libri o visto tutti i film possibili e immaginabili sul tema, ma Ritorno al Futuro ha un posto nel mio cuore. E ho notato che, a prescindere dalle generazioni differenti, è una saga che piace un po’ a tutti. Da super fan è stato il massimo poter pensare di usare la mitica DeLorean in una canzone che parla di come il ricordo del passato possa rovinarci se vissuto con rimpianto.
2. Sei un ingegnere e un cantautore. In quale di queste figure ti rispecchi di più? Chi prevale o comunque come è questa convivenza fra il Riccardo cantautore e il Riccardo Ingegnere?
Sono entrambe per davvero e penso non potrei fare a meno di una delle due. Mi piacerebbe solo trovare il modo di farle convivere più facilmente senza arrivare sempre allo scontro. Vorrei sfruttare i punti positivi di queste parti di me più che farmi travolgere da loro.
3.Quali sono le collaborazioni e/o quei momenti speciali per te più significativi?
Sicuramente la collaborazione con Cranio Randagio, che ha segnato in contemporanea l’uscita della mia prima canzone unitamente alla perdita di un ragazzo con un talento eccezionale.
Ho avuto modo di fare altre collaborazione per piccole situazioni (non veri e propri featuring) e devo dire che sono sempre molto divertenti e interessanti se riescono a dare un elemento in più a un brano
4.Come hai vissuto questi ultimi mesi piuttosto difficili per il mondo della musica? Sono stati positivi dal punto di vista artistico? Quanto ti manca il contatto con il pubblico?
Inizialmente non è stato terribile, soprattutto grazie a molte iniziative nate sull’onda del momento (la musica sui balconi, #iosuonodacasa, ecc.). Con il passare del tempo, però, si è creato sempre di più un solco tra la musica reale, fatta sui palchi e dal sudore della gente, e la musica sui digital stores, che già stava assorbendo praticamente qualunque cosa. Così tutti, ma proprio tutti, hanno iniziato a sparare fuori singoli come se non ci fosse un domani, anche senza progetto o senso logico, andando a ingolfare il mercato che ormai è saturo.
Prima infatti, la selezione veniva un minimo fatta anche rispetto a chi aveva concerti e credibilità live, mentre ora è lasciata totalmente al caso. Le canzoni passano come pacchetti di patatine.
5. A proposito di esibizioni live: come è stata l’esperienza di Rockin’1000?
Esperienza unica e credo irripetibile rispetto alle prime due edizioni. La sorpresa, l’effetto combinato di 1000 persone che suonano all’unisono, gli stadi, sono tutte cose incredibili e che, forse, negli ultimi tempi stanno perdendo un po’ di valore con le ultime edizioni causa ripetitività e inflazione. Un evento unico è unico se rimane tale, secondo me.
Ora è più un’occasione per rivedere tante persone con cui ho condiviso momento pazzeschi.
6. Sei stato anche finalista al MEI superstage nel 2017? Ti piacerebbe tornare al MEI?
Mi piacerebbe molto aver l’opportunità di salire su uno dei palchi del MEI non appena ce ne sarà di nuovo la possibilità. Credo sia un’occasione annuale per poter riunire la musica indipendente in un’unica grande festa a cui vorrei presto tornare a partecipare.
7. Progetti futuri?
Ho un album pronto e sto solo cercando di capire quando farlo uscire, visto il periodo. E poi tornare live. Le due cose, per quanto mi riguarda, dovrebbero andare di pari passo, ma al momento nessuno ha chiara la situazione nei prossimi mesi. Incrociamo le dita e speriamo di tornare presto sui palchi.
Ascolta “DeLorean” su Spotify:
https://open.spotify.com/ album/5rwppU9XBUoHZUaXztJw2d? si=FhtS4f9WT2mWvoBwuARhYA&utm_ source=copy-link
Segui Riccardo Inge su Facebook e Instagram: