Complimenti a NICO D’AVE*** che si è aggiudicato il biglietto per il backstage del MEI dal 1 al 3 ottobere 2021 con Rainbow Freeday
Si è conclusa il 30 gennaio la prima edizione del Rainbow Freeday: una quindici giorni, realizzata a zero budget e a titolo volontario, che ha invaso la rete dei mille colori di un comparto, quello della cultura, della musica e dello spettacolo indipendenti, che ha pagato duramente con oltre l’80% di perdite e in moltissimi casi il 100%, questo anno di fermo e che ora ha deciso di fare la conta e di scrivere con energia i presupposti di una ripartenza che possa essere anche il segno di un decisivo cambio di rotta per un settore che pretende a gran voce di essere inserito nello scaffale del mondo del lavoro, da una parte, oltre che, naturalmente, del suo significato come nutriente per i cittadini. “Quello che chiediamo, a questo punto, oltre all’aumento dei sostegni, dei ristori, dei bandi per il settore in gravissima difficolta’ è anche un tavolo di lavoro per la ripartenza” ribadiscono i promotori forti di oltre 200 eventi conclusi con successo, con quasi 600 Associazioni ed Istituzioni aderenti. Oltre 100 mila le visualizzazioni sul canale Facebook del Rainbow e oltre 250 mila persone raggiunte cui si sommano le altrettante (se non oltre) sui canali degli aderenti che hanno cross-postato ciascun appuntamento. Senza contare i numeri degli appuntamenti realizzati in occasione del Rainbow stesso, come le quasi 150 mila visualizzazioni delle due puntate dedicate da Red Ronnie agli artisti del Rainbow. “Dovevano essere pochi giorni e ci siamo trovati fra le mani due settimane di un vero e proprio Festival in rete con un palinsesto che ha avuto i numeri e la struttura di un vero e proprio palinsesto televisivo da prima serata con un boom di fruizioni del pubblico e di richieste di partecipazione altissime.”