Il MEI regala l’album di Edoardo De Angelis. Per provare a vincerlo dovete inviate una mail a comunicazioni@audiocoop.it con scritto in oggetto “Vinci Edoardo De Angelis” scrivendo Nome cognome, indirizzo a cui inviare e numero di telefono.
Buona fortuna!
Il cantautore romano festeggia il cinquantesimo anno di attività con un nuovo album, che segna un passaggio importante di diversità nella continuità.
Le tematiche sono in parte quelle di sempre, ma approfondite: la difesa dei diritti (L’apertura della caccia), l’attenzione verso i più fragili (Lettera dall’inferno, Il lupo non verrà), il confine tra sogno e realtà (L’orso e la stella), la cura dei sentimenti (Nel mio cuore, Cuore selvatico), la posizione dell’uomo nel mondo e nella storia (Il dolore del mondo). In questo album si segnala anche un tratto politico, forte e dichiarato, in favore dell’Europa unita, quasi un manifesto europeista, nelle canzoni Prima d’essere l’Europa e Le strade d’Europa, scritte a quattro mani con Francesco Giunta.
Altro elemento di distinzione è quello delle nuove collaborazioni. La cura dei suoni, è ancora una volta affidata “chiavi in mano” a Fabio Ferri, co-produttore artistico. Responsabile della co-produzione artistica e degli arrangiamenti è Alberto Laruccia, musicista della più recente generazione, leader de La Scala Shepard e allievo del Saint Louis College of Music, l’Istituto di alta formazione musicale di Roma. L’album è molto “suonato”, ma anche pieno di aria; nella sua costruzione i protagonisti dei precedenti lavori di De Angelis, Alessandro Gwis, Cristiano Micalizzi, Marco Siniscalco, si sono così incontrati con giovani talenti come Natalia Dudynska, Kyungmi Lee, Kicco Careddu, e con alcuni “compagni di scuola” di Laruccia: Valeria Piccolo e Flaminia Lobianco, Andrea D’Apolito, Francesco Fratini.
A completare la rosa dei crediti, un gran numero di illustri musicisti ospiti arrivati a impreziosire l’album: Michele Ascolese, Reno Brandoni, Marco Caronna, Alessandro D’Alessandro, Rocco De Rosa, Massimo Laguardia, Nhare Testi, Giovanni Pelosi. Si aggiungono infine due assoluti outsider: Alessandro Leita, clavicembalo, Marco Zuin, liuto, arciliuto e tiorba.
Un album ricco e colorato, come la confezione e la grafica di Clara De Angelis, resa ancor più ricca dagli acquerelli di Davide Tirelli.