Il presidente di Produttori Musicali Indipendenti Mario Limongelli ha inviato a Rockol una lettera aperta per rispondere all’intervento del presidente dell’Associazione Fonografici Italiani Sergio Cerruti in merito all’entità degli aiuti – e alle relative modalità di erogazione – concessi dal governo italiano al settore discografico alla luce della crisi provocata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 (e al quale aveva risposto anche il ceo di FIMI Enzo Mazza). Ecco, di seguito, la versione integrale del testo inviatoci dal presidente di PMI:
“Quando le false notizie fanno male al settore”
Caro Direttore,
ho letto l’articolo del Presidente dell’Afi e mi limito solo a commentare la parte finale nella quale cita PMI chiedendosi dove sia finita e dov’é il suo Presidente.
Il più elementare esempio di cecità voluta, di menzogna e di spot gratuito.
Devo ribadire con forza che le sue affermazioni sono false e pretestuose e sembrano tipiche delle persone insoddisfatte e con manie di protagonismo.
PMI si è sempre fatta parte diligente e attiva con le Istituzioni facendosi carico delle problematiche attinenti il nostro settore imprenditoriale e a tutela delle Aziende Indipendenti Italiane, in modo particolare in questo periodo ha collaborato e collabora attivamente con la politica e con i suoi rappresentanti nazionali per trovare soluzioni all’attuale drammatica situazione nella quale si trova il nostro comparto.
All’interno della nostra Associazione militano le più importanti aziende discografiche indipendenti italiane, che hanno fatto la storia della musica del nostro paese e che collaborano e si interfacciano con le nuove realtà indipendenti, per continuare anche insieme a loro a fare ricerca e sviluppo di nuovi talenti con importanti risultati anche in termini di fatturato: è la nostra storia di 15 anni di attivismo politico-sindacale e di difesa della dignità del nostro ruolo imprenditoriale che parla per noi, non devo aggiungere altro.
Quanto ad AFI, alla quale va tutto il mio personale rispetto e quello dei nostri Associati per quanto ha rappresentato in passato e per quanto, le auguro, rappresenterà in futuro, dico che un intervento di questo tipo del suo Presidente che argomenta la propria frustrazione personale con false informazioni, con false ricostruzioni di eventi, adattandoli alle sue interpretazioni che non trovano corrispondenza nella realtà dei fatti, francamente non possiamo accettarlo.
Parla di settore industriale diviso quando invece, pur nel rispetto delle diverse identità e delle differenti posizioni, si è sempre presentato unito alle Istituzioni nei momenti in cui c’è stato bisogno di tutelare tutta la nostra filiera, dai Produttori agli Artisti, dai musicisti al mondo del live e a tutti gli altri settori della cultura: mi riferisco al lavoro svolto sulla Direttiva Europea, ai risultati ottenuti con l’adeguamento delle tariffe sulla Copia Privata, al rinnovo e alle modifiche proposte del Tax Credit, al Bonus Cultura, allo stesso Decreto Ristoro che stiamo cercando di migliorare adattandolo nei dettagli alla nostra categoria.
Se l’obbiettivo del Presidente di AFI è stato quello di guadagnarsi uno spot gratuito, come spesso accade, forse ci è riuscito, ma se invece era quello di proporsi come l’elemento che poteva guidare l’unità della discografia indipendente italiana, ecco qui mi pare proprio che abbia fallito completamente: sono ruoli questi riservati a persone preparate ed equilibrate e, aggiungo, anche di buon senso, cosa che sembra difettare tra le qualità di questo signore.
Mario Limongelli
Presidente PMI
Fonte: Rockol