QUESTO VENERDÌ 6 NOVEMBRE NON ESCE SOLO IL NOSTRO NUOVO DISCO☉
Innanzitutto questo disco NON è stato scritto, composto e/o registrato durante la quarantena della scorsa primavera. Abbiamo cominciato queste registrazioni esattamente un anno fa, poi siamo stati costretti a interromperle l’11 marzo 2020 (abitiamo abbastanza lontani tra di noi) e le abbiamo riprese a luglio. Quasi un anno fa (il 29 novembre 2019) usciva il nostro penultimo disco “Deserto”, quando eravamo ormai esausti e stremati. Stremati non solo dalle intense vicende interne e personali avvenute durante i due anni di lavorazione a “Deserto”, ma anche dalle dinamiche esterne che ci circondavano, e che costituivano il cosiddetto “mondo della musica” in cui ci siamo mossi negli ultimi dieci anni. Un mondo in cui eravamo immersi e che chiamavamo “normalità”. Ma nei mesi successivi, quando tutto il Mondo è stato costretto a fermarsi e niente è stato più “normale”, abbiamo sentito chiaramente dentro noi stessi che quella “normalità” non era dove volevamo tornare. Queste nuove canzoni, questo disco, il Progetto Tega, nascono dal nostro tentativo di guardare oltre mura che hanno ostruito il nostro sguardo per troppo tempo.
Questo disco verrà pubblicato solo su Bandcamp perché in una società che si definisce “civile”, “moderna” ed “evoluta” è per noi inammissibile che chi crea e dedica la propria vita all’espressione artistica, nel nostro caso Musica, sia costretto a distribuire gratuitamente il proprio lavoro attraverso piattaforme di sfruttamento economico legalizzato come Spotify (iTunes Music, etc…) per vedersi remunerare annualmente nel nostro caso una media di NOVANTA EURO all’anno per lo streaming del nostro intero catalogo (6 dischi tra album ed ep realizzati in dieci anni).
Questo disco non comparirà dunque su nessun servizio di streaming a pagamento (Bandcamp NON è un servizio di streaming) anche perché le logiche attraverso cui i promoter (ossia coloro che organizzano concerti) guardano i numeri degli ascolti sulle suddette piattaforme, e i relativi inserimenti nelle apposite playlist di tendenza, per valutare la qualità di un progetto ed eventualmente fissargli un concerto (quando se ne facevano…), fanno parte di una dinamica che riteniamo dannosa e deleteria per lo sviluppo di un circuito artistico e musicale che fino a poco tempo fa si considerava “indipendente”, “alternativo”, e sinonimi vari di libertà.
Questo disco verrà pubblicato per Tega, il nostro nuovo progetto artistico (non è solamente una casa discografica), perché finché non troveremo etichette e realtà creative e produttive che credono in primis nel valore dell’Arte e delle persone che creano, slegandosi dai costrutti che stanno smantellando il nostro Mondo (e i colossi come Spotify sono un perfetto esempio di sistema Anti-Musica), saremo costretti ad arrangiarci, sperando ogni giorno che passa di incontrare presto dei visionari che ci mostreranno nuove vie per raccontarci, condividere Arte e creare concretamente metodi e sistemi virtuosi, invece di adattarsi mestamente ai grandi modelli economici capitalistici, in cui alla fine, anche se si tratta di piccole “realtà indipendenti”, si punta solo al profitto dimenticandoci del motivo per cui abbiamo tutti cominciato: fare onesta, sana e gioiosa Musica (in altre parole: tirarsi la Tega).
Questo disco non sarà ascoltabile su Bandcamp se non acquistandolo, come funzionava fino a dieci anni fa quando compravi un cd nel tuo negozio di dischi preferito, perché crediamo fermamente che senza fiducia non si possa stabilire nessun rapporto e nessuna relazione sana e duratura. Noi facciamo Musica, per noi e per voi. Se vi va di sostenere il progetto e vi piace quello che facciamo o che esprimiamo, non abbiamo bisogno di views, likes o condivisioni di post. Abbiamo evidentemente bisogno che COMPRIATE la rappresentazione della nostra Arte in maniera da foraggiare il nostro lavoro e permetterci di continuare questo percorso. Come il pane che hai comprato stamattina dal panettiere. Niente di più semplice.
Questo disco sarà acquistabile solo in digitale. Non ci sarà nessun supporto fisico (per ora). Il che, se può sembrare contraddittorio con alcuni principi espressi nelle righe precedenti, è candidamente spiegabile in questa maniera: siamo in bancarotta da un anno. Completamente al verde. Un anno fa è uscito “Deserto”, il quale ad oggi è il nostro disco che ha avuto la lavorazione più costosa di sempre. Abbiamo speso 10.000 euro per realizzarlo, tenendo conto solo delle spese di produzione della musica (tra produttore artistico, fonici, noleggio studi, attrezzature, mastering, spese vive come cibo e spostamenti durante le registrazioni. NON includendo nessun compenso per noi musicisti naturalmente.). Senza considerare le spese di stampa e promozione divise con l’etichetta, e molte molte altre spese. Tenendo conto dunque che abbiamo fatto sette concerti prima che il tour venisse interrotto dalla pandemia (anche se c’è da dire che non c’erano altri concerti all’orizzonte) e che abbiamo venduto 80 vinili (sì, esatto: solamente OTTANTA vinili a 20 euro l’uno) si fa presto a capire che non abbiamo recuperato neanche una minima parte di quell’enorme, almeno per noi, investimento.
Quindi, se qualcuno si sta ancora chiedendo del perché non stampiamo un nuovo costosissimo vinile e non mettiamo la nostra musica comodamente ascoltabile attraverso una piattaforma di streaming con un abbonamento mensile da 8 euro che vanno in tasca solamente ai Coldplay e a chi totalizza migliaia di milioni di ascolti, speriamo di aver spiegato al meglio in che momento della nostra vita ci troviamo.
Crediamo fortemente che comprare questo nuovo disco per te possa significare non solo ascoltare nuova musica. Certo, sarà soprattutto quello. Ma sarà anche la maniera per aiutarci a portare avanti un progetto artistico in un momento storico in cui per la società in cui viviamo (e il sistema economico su cui essa si basa) ciò che facciamo e a cui ci dedichiamo da più di dieci anni non ha alcun valore. E se vogliamo un cambiamento non possiamo che partire da noi stessi prima di provare a cambiare ciò che ci sta attorno, le persone con cui conviviamo le nostre giornate e la società in cui ci troviamo.
Se queste righe ti hanno fatto pensare, è il momento di passare dal pensiero all’azione. Se invece non ti interessa, grazie comunque di cuore per il tempo che ci hai dedicato. Ma se veramente senti una qualche piccolissima e profonda parte di te vicina a noi non perdere un solo istante. Questo è in assoluto il momento più difficile che abbiamo mai attraversato in dieci anni di avventure musicali e quindi di vita. Eppure siamo profondamente convinti che sia anche il più bello, il più forte e vero che ci sia capitato da molto tempo, forse dal primo autoprodottissimo ep “Singar” di dieci anni fa, quando per noi tutto era sconosciuto, ignoto, da scoprire, inventare e costruire. Una vera Tega.
Siamo certi che dopo il Deserto esista qualcos’altro. Se sarà un miraggio, o un’utopia irraggiungibile, forse non lo scopriremo mai. Ma quando verrà il giorno in cui ci dovremo fermare, almeno, ci troveremo lontani dal punto di partenza.
Questa non è una rivoluzione. È semplicemente una Realtà tra le tante. Se vuoi entrarci, unirti, condividere la tua Realtà con la nostra, questo è il momento per farlo.
Ah, dimenticavamo l’ultima cosa, la più importante: non preoccuparti che il disco è serenissimo.
Foto di Noemi Trazzi che ringraziamo per essersi tirata la tega con noi.
C+C
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