Gli indipendenti delll’Union of Musicians and Allied Workers, associazione americana che raggruppa musicisti, DJ, produttori e lavoratori del settore come tecnici e addetti alla logistica costituitasi durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 attacca Spotify e la sua campagna di sconti sulle roylaties in cambio di promozione di playlist.
“Questa è payola”, hanno affermato i portavoce dell’associazione, riferendosi alla pratica illecita – oggetto anche di indagini da parte delle autorità statunitensi – di corrompere i programmatori delle radio per l’inserimento dei brani nelle heavy rotation delle emittenti, e invitando il pubblico a sottoscrivere una petizione dove si chiede alla piattaforma guidata da Daniel Ek di “alzare i pagamenti agli artisti e una maggiore trasparenza nelle pratiche di ripartizione”.