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Rete dei Festival - Festival e contest

ROMA JAZZ FESTIVAL 2020, confermata la nuova edizione: dal 10 al 20 novembre in diretta streaming HD su LIVE NOW

30 ottobre 2020

ROMA JAZZ FESTIVAL 2020 

Guarda avanti e conferma la 44° edizione

Dal 10 al 20 novembre
8 grandi concerti in live streaming HD
sulla piattaforma internazionale LIVE NOW 
   

MailScanner ha rilevato un possibile tentativo di frode proveniente da “app.mailvox.it” www.live-now.com/it-it/page/romajazzfestival     

PROGRAMMA

10 novembre
AREA – OPEN PROJECT

11 novembre
MARIO TOZZI & ENZO FAVATA
“Mediterraneo, le radici di un mito”

12 novembre
ALEXANDER HAWKINS & HAMID DRAKE

13 novembre
SALVADOR SOBRAL

14 novembre
ROBERTO FONSECA “YESUN” TRIO

17 novembre
LUCA AQUINO TRIO special guest MANU KATCHÈ 
“Gong, il suono dell’ultimo round”

19 novembre
MINO CINELU e NILS PETTER MOLVAER
“Sulamadiana”

20 novembre
YILIAN CANIZARES “RESILIENCE TRIO”

 

(Luca Aquino – foto di Roberto Cifarelli)

(Yilian Canizares – foto di Antonello Mori)

(Roberto Fonseca – foto di Alejandro Azcuy)

La chiusura dei teatri imposta dai recenti provvedimenti governativi per contrastare la diffusione del Covid-19 non ferma uno dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati al jazz e alle sue infinite traiettorie. Ideato e organizzato da IMF Foundation in co-produzione con la Fondazione Musica per Roma, il Roma Jazz Festival conferma la sua 44° edizione dal titolo Jazz for Change, riorganizzando in tempo record la programmazione che si svolgerà a porte chiuse nelle sale dell’Auditorium Parco della Musica e verrà interamente trasmessa in diretta streaming HD, grazie all’alleanza strategica con la piattaforma internazionale LIVE NOW.

“La Fondazione Musica per Roma – dichiara l’Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma Daniele Pitteri – continua la sua attività di programmazione avviando anche linee progettuali innovative parallelamente a quelle tradizionali che proseguono normalmente come mostre, esposizioni, visite guidate. Da mesi stavamo sperimentando la possibilità di fare gli spettacoli via streaming nei nostri spazi, e il Roma Jazz Festival è il primo ciclo di concerti trasmessi on line a pagamento che entrerà a far parte della nostra nuova offerta culturale digitale e che utilizzerà il nuovo teatro di posa ad alta tecnologia allestito nella Sala Petrassi”.

“Jazz for Change, un tema, ideato in tempi non sospetti, per indicare come la musica e i musicisti possano rappresentare le istanze di un cambiamento civile, sociale ed economico. Su questo tema abbiamo costruito un programma con grandi nomi internazionali e nazionali. Poi hanno ridotto le capienze degli spazi, hanno anticipato gli orari di chiusura, ed infine hanno chiuso i teatri. Bene, ci siamo adeguati e non rinunciamo. Il festival lo faremo, a porte chiuse, in live streaming ad alta definizione. Il jazz è sempre stato e rimane una musica di resistenza ma non è solo musica, come dice Wynton Marsalis, è anche un modo di stare nel mondo e un modo di stare con gli altri. E pensando al nostro pubblico, agli appassionati, ai lavoratori dello spettacolo abbiamo deciso di andare avanti, riconoscendo il ruolo vitale che la musica può svolgere nella vita di ognuno. Questo è un momento storico per ascoltare, imparare, crescere, agire e cambiare. #JazzForChange” afferma il Direttore Artistico Mario Ciampà. Una dichiarazione che dimostra una straordinaria capacità di adattamento e di reazione a una situazione difficile, pur restando perfettamente in linea con gli intenti iniziali. Jazz for Change inaugura infatti un ciclo tematico triennale dedicato al futuro e all’innovazione: “la situazione imprevista nella quale il mondo si è trovato, ha dato un’accelerazione nell’uso delle tecnologie e della rete internet, coinvolgendo in maniera determinante anche il settore della cultura. Per questo, l’uso dello streaming, della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale saranno da noi sperimentati e sviluppati nei prossimi tre anni, con l’obbiettivo di arrivare a creare una piattaforma integrata che permetta allo spettatore di essere non più soggetto passivo ma interattivo, creando le condizioni di un allargamento del pubblico e un maggiore coinvolgimento” aggiunge il direttore.

Slitta al 10 novembre l’apertura del festival, originariamente prevista il 29 ottobre ma sono ben 8 i concerti confermati sui 14 programmati inizialmente. Dalla prima mondiale di Gong, progetto di Luca Aquino con le immagini inedite di un artista del calibro di Mimmo Paladino alla musica “politica” degli Area Open Project, che presentano il loro nuovo album. Dalle atmosfere caraibiche di Roberto Fonseca, Mino Cinelu e Yilian Canizares alle sonorità nordiche di Nils Petter Molvær. E poi ancora il jazz “ecologista” di Enzo Favata, insieme al celebre geologo Mario Tozzi per un concerto speciale tutto dedicato al Mediterraneo, il concerto ipnotico di Alexander Hawkins e Hamid Drake e la melancolia di Salvador Sobral.

Annullati purtroppo i live di Don Moye, La Batteria, Ugoless, Francesco Diodati, Daniele di Bonaventura e Marco Bardoscia, oltre al già cancellato concerto dei The Comet is Coming a causa delle precedenti restrizioni del governo britannico. Garantiti comunque i concerti in prima assoluta e le esibizioni di ospiti internazionali e artisti italiani di spicco.

In virtù della preziosa collaborazione con LIVE NOW, innovativo e versatile servizio di streaming che consente di assistere a concerti ed eventi sportivi di tutto il mondo, i live potranno essere fruiti in diretta in alta definizione da un pubblico internazionale, assicurando un’esperienza ottimale grazie anche a una regia di altissimo livello qualitativo e alla molteplicità di riprese. I concerti potranno essere acquistati singolarmente (al costo di 5,00€) o in formula abbonamento (al costo di 15,00€) direttamente su LIVE NOW MailScanner ha rilevato un possibile tentativo di frode proveniente da “app.mailvox.it” https://www.live-now.com/it-it/page/romajazzfestival ma anche su Dice e TicketOne e rimarranno on demand per 24 ore dopo la diretta, prevista per ogni concerto alle 21, ora italiana. I link all’acquisto dei live streaming su Dice e TicketOne verranno attivati nei prossimi giorni mentre il pubblico che nei giorni scorsi ha acquistato i biglietti per i concerti in Auditorium Parco della Musica può chiedere il rimborso direttamente sulla piattaforma di TicketOne o al rivenditore fisico.

PROGRAMMA

Dopo Jazz is now nel 2018 e No borders del 2019, tema di questa edizione è Jazz for Change. Un cambiamento necessario in un mondo afflitto dall’emergenza climatica e dalla messa in discussione dei diritti civili, cui stanno reagendo con forza movimenti come Black Lives Matter e Climate for Change. La pandemia ci ha mostrato come sia di importanza strategica cambiare il nostro stile di vita, l’approccio con l’altro, il rapporto con l’ambiente e ripensare i tessuti urbani, immaginare nuovi modi di vivere gli spazi ma anche sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Il jazz, musica di trasformazione continua, può essere una fonte di ispirazione: un genere basato sulla cooperazione e sull’armonia ma che, al tempo stesso, insegna il rispetto dei ruoli e lascia libero spazio alle individualità.

Il Roma Jazz Festival si apre con una band simbolo di assoluta libertà creativa e di impegno politico, gli Area, formazione musicale aperta nata agli inizi degli anni ’70 intorno alla figura di Demetrio Stratos. Il 10 novembre, nella formula Area Open Project, presentano il loro nuovo album in uscita il 24 ottobre per Warner e registrato durante un live in Giappone: il  repertorio  è  un  viaggio nel mondo del jazz che ha da sempre contraddistinto il gruppo, muovendosi con naturalezza tra sonorità elettroniche, world ed etniche (con brani antichissimi, le cui notazioni risalgono a migliaia di anni fa) reinterpretate con lo stile sperimentale tipico del background Area, che conducono il pubblico in un viaggio nel tempo, tra atmosfere affascinanti e coinvolgenti, dove l’esotismo incontra l’inaudito. 

Il giorno successivo, 11 novembre, si salpa verso il Mediterraneo con il concerto del sassofonista sardo di fama internazionale Enzo Favata e il celebre geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi. Uno scienziato della terra e un musicista che della musica della sua terra ha fatto un’inconfondibile cifra stilistica. Fra le improvvisazioni di Favata intorno alle tradizioni folkloriche e i grandi temi ecologici sollevati da Tozzi, il racconto affascinante del Mare Nostrum attraverso il particolare punto di vista della geologia e di una musica al confine tra passato e futuro.

Il 12 novembre arrivano al Roma Jazz Festival 2020 il pianista inglese Alexander Hawkins, uno dei giovani musicisti europei più versatili e richiesti, e Hamid Drake, batterista della Louisiana di lunga e consolidata esperienza. Hawkins, apprezzato per la straordinaria concentrazione che dimostra nelle sue esibizioni live, retaggio di una formazione in parte classica, è cresciuto ascoltando il primo Duke Ellington e Bill Evans ma in concerto riesce a far aleggiare lo spirito di Messiaen. Di tutt’altro tipo la formazione di Drake, immerso fin dall’adolescenza nel soul, funk e R&B targato Motown per sviluppare durante la sua carriera un interesse profondo per le molteplici traiettorie e influenze della musica africana. Quello in Auditorium sarà un concerto ipnotico, circolare e intenso, in un continuo e vicendevole inseguirsi di due linee parallele che alla fine si ricongiungono.

Dopo le due strepitose esibizioni all’Eurovision Festival – nel 2017 quando stregò pubblico e critica con la sua esibizione e nel 2018 in duetto con Caetano Veloso – Salvador Sobral arriva al Roma Jazz Festival , il 13 novembre per presentare il suo ultimo album Paris, Lisboa. Sobral ha una voce straordinaria, ha timbro e tecnica, appoggia le frasi della sinuosa lingua portoghese con la stessa sensibilità di un interprete jazz. Vederlo muoversi sul palco usando ogni gesto al solo scopo di accompagnare la canzone, con un atteggiamento del tutto anti-pop, rivela la sua assoluta spontaneità e sincerità.

Il 14 novembre sarà invece la volta dello Chopin cubano, l’Herbie Hancock de L’Havana, il pianista Roberto Fonseca, dal 2001 membro stabile del Buena Vista Social Club. Al Roma Jazz Festival presenta il suo ultimo album Yesun, per il quale The Guardian ha parlato di “maestria” di Fonseca, mentre Mojo lo ha definito “formidabile” e Downbeat ipnotico. Ad ogni modo, il disco è un’esplosiva miscela di jazz, musica classica, rap, funk ed elettronica che rompe le forme e abbatte i confini, sempre in costante ricerca delle radici profonde della tradizione afrocubana. Yesun è un gioco di parole che simboleggia l’acqua. E come l’acqua ha il potere di raggiungere lunghe distanze e acquistare qualunque forma, così la musica di Fonseca scorre tra l’antico e il moderno, accogliendo le sfide con un senso acuto della forma, del ritmo e della melodia, fra assoli a volte agili e delicati, altre percussivi e vigorosi, sempre permeati di profondità, lirismo e determinazione.

Appuntamento imperdibile il 17 novembre con la prima mondiale del concerto multimediale Gong. La musica del trombettista Luca Aquino con la partecipazione speciale del percussionista francese Manu Katchè, le opere visive inedite di Mimmo Paladino caposcuola della transavanguardia italiana e i testi di Giorgio Terruzzi, tra le penne più brillanti e note del giornalismo sportivo italiano racconteranno le grandi storie della boxe: da Primo Carnera a Muhammad Ali, passando per Sugar Ray Robinson, Nicolino Loche, Carlos Monzon, fino a Mike Tyson. Le imprese, le vittorie ma anche le grandi sconfitte di questi atleti entrati nel mito della noble art per mettere in luce anche l’uomo che si nasconde dietro il grande campione, con le sue fragilità, i suoi sogni e i fallimenti. Sei storie di pugili per sei fantastiche parabole di vita: storie di resistenza, impegno e capacità di trasformazione, dove vincere o perdere non ha molta importanza, quando la grande impresa è riuscire a salire su quel ring.

Il Nord e il Sud del Mondo si incontrano invece il 19 novembre nel concerto di Mino Cinèlu e Nils Petter Molvær, che presentano il disco appena uscito (settembre 2020) SulaMadiana. Il titolo dell’album prende il nome da Sula, l’isola al largo della costa occidentale della Norvegia, da cui proviene Molvær, e Madiana, sinonimo di Martinica, da cui proviene il padre di Cinelu. L’album rende omaggio a Manu Dibango, Tony Allen e Jimmy Cobb. Cinelu ha guadagnato fama internazionale negli album di Miles Davis come We Want Miles o Amandla. Ha lavorato con i Weather Report, Herbie Hancock, Pat Metheny, Sting, Santana, Lou Reed e Laurie Anderson. Nils Petter Molvær è una delle figure più importanti del jazz europeo. Il suo viaggio nelle aree inesplorate della musica abbraccia quasi una dozzina di dischi, sui quali ha esplorato varie combinazioni tra sonorità acustiche ed elettroniche. Entrambi sono maestri nella visualizzazione del suono e nel trasformare il visibile in udibile. La loro casa musicale è l’intero pianeta, ma mentre il suono rauco e nuvoloso della tromba di Molvàer evoca il freddo boreale, Cinelu è il fuoco ritmico dell’America Latina e dell’Africa. In SulaMadiana, hanno finalmente trovato il loro spazio comune.

Gran chiusura il 20 novembre nel segno di due elementi centrali per tutti i grandi movimenti che oggi lottano per il cambiamento, la lotta femminista e la ferma volontà di reagire agli imprevisti della Storia. Sul palco salirà una delle cantanti, violiniste e compositrici più apprezzate della scena internazionale, la cubana Yilian Canizares con il Trio Resilient. Da sempre attenta alle tematiche dei diritti civili e femminili, la Canizares presenta al pubblico del Roma Jazz Festival 2020 il suo ultimo album Erzulie dedicato alla divinità femminile haitiana dell’Amore e della Libertà. Un tributo a tutte le donne che vivono in questo momento storico decisamente complicato e che l’artista presenta in questo modo: “Essere donna oggi in questa società è una grande sfida. Ritengo che sia mio dovere come donna, come Artista e come essere umano essere impegnata nella difesa dei diritti femminili e civili in tutto il mondo: uguale retribuzione, stesse agevolazioni per accedere alla scolarizzazione, lotta contro le violenze di ogni genere, maggior presenza delle donne nelle posizioni di potere ma soprattutto rispetto per la nostra indipendenza e integrità morale”.

ROMA JAZZ FESTIVAL 2020, confermata la nuova edizione: dal 10 al 20 novembre in diretta streaming HD su LIVE NOW was last modified: ottobre 30th, 2020 by Giordano SanGiorgi
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➡️A seguire l’intervista e l’articolo completo su meiweb.it

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MONDONUOVO è il nuovo album di Doro Gjat, in bili MONDONUOVO è il nuovo album di Doro Gjat, in bilico tra rap, trap e pop intelligente
 
Doro Gjat non può certamente essere considerato un emergente, nonostante il suo nome sia schivo ai radar della musica mainstream (o anche, più semplicemente, della musica rap popolare nel nostro paese). I suoi primi palchi li calca con i Carnicats nella prima decade dopo il 2000 per poi intraprendere, negli anni successivi, una proficua carriera solista che lo porta a pubblicare due album (Vai fradi nel 2015 e Orizzonti Verticali nel 2018), a salire sul palco del Primo Maggio a Roma (2017), a duettare con Joss Stone (2017) e ad affrontare il tema del cambiamento climatico in un brano realizzato assieme al duo Müller&Makaroff dei Gotan Project (presentato anche live sul palco della COP 26 di Glasgow nell’autunno del 2021).
 
Mondonuovo è il suo terzo disco, pubblicato da La Grande Onda, l’indipendente romana guidata da Piotta, e distribuito da Altafonte. La partnership, creatasi grazie al prezioso link messo in campo da Giordano Sangiorgi del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) e da Giuliano Biasin di Esibirsi, da sempre attenti alla musica di Doro, apre una nuova pagina nella carriera del rapper friulano.
 
“Ho voluto dare una sterzata dopo la pandemia” racconta Doro. “Questo evento epocale che ci ha travolti in questi ultimi due anni mi ha dato la sensazione che fossimo davanti a una svolta vera e propria, a un mondo nuovo, appunto. E volevo che la musica rispecchiasse questa volontà di rinnovarmi, pur restando coerente con il percorso che mi ha portato fino a qui.”
 
Mondonuovo è fuori ora per La Grande Onda/Altafonte.
🟨DOMANI, GIOVEDÌ 26 maggio, stavolta dalle ore 🟨DOMANI, GIOVEDÌ 26 maggio, stavolta dalle ore 15, torna #InDirettaConLaGiallo 
🟨@robertagiallo scaverà dentro le vite e i percorsi artistici di @ilverolazzaro e @samuela.lunesole con particolare attenzione alle loro ultime release.

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🟨 La rubrica sulla musica di @robertagiallo #Mu 🟨 La rubrica sulla musica di @robertagiallo #MusicainGiallo va in vacanza. Così come andranno in vacanza le Carte d’indientità, i ritratti settimanali della Giallo dedicati agli artisti indipendenti della scena italiana, arricchiti con qualche curiosità sui protagonisti. Non è un addio, solo un arrivederci. Presto inizieranno le riprese del film @imeiprimi25anni , e Roberta sarà impegnata sul set insieme ai registi @marco_melluso e @briskete per raccontare la storia dei primi 25 anni del @mei_meeting .
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#teatro #spettacolo
📸Se hai scattato foto o realizzato dei video al 📸Se hai scattato foto o realizzato dei video al #Mei, inviacele! 

Il MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, in collaborazione con Fototeca Manfrediana, insieme ai produttori del docufilm sul MEI, in occasione dei 25 anni del marchio, lancia una open call nazionale, regionale e locale per la ricerca e la raccolta di fotografie e immagini in video scattate durante tutte le edizioni passate del MEI, tenutosi a Faenza dal 1997,  con due edizioni precedenti come Festival delle Autoproduzioni, fino ad oggi.

La chiamata è rivolta a chiunque abbia scattato immagini  e ed effettuato riprese video sia amatoriali che professionali, in qualsiasi formato, nelle edizioni dal 1995 ad oggi.

L’obiettivo è quello di costituire un archivio visivo del MEI attraverso il recupero e la conservazione delle fotografie e la loro valorizzazione come testimonianze preziose della storia e dello sviluppo del più importante evento dedicato alla musica indipendente in Italia e del suo rapporto con Faenza, città che da sempre ospita la manifestazione. 

Per l’invio delle immagini edei video, o per qualsiasi informazione inerente questo progetto, è possibile contattare l’associazione Fototeca Manfrediana all’indirizzo email dedicato opencallmei@fototecamanfrediana.it. Inoltre e’ possibile contattare gli organizzatori del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti alla mail: mei@materialimusicali.it e la produzione cinematografica Mardì Gras alla mail: mardigras.produzioni@gmail.com
💃🏻Al via la 4ª edizione del “Premio Arte 💃🏻Al via la 4ª edizione del “Premio Arte Tamburini” a Monte brullo di Faenza il 25 Maggio. 

Suoneranno dal vivo @roberta.cappelletti.543 con la sua Grande Orchestra.
Premiata Patrizia Ceccarelli
Ospiti La Storia Di Romagna

Per tutte le info sull’evento visita il nostro sito ufficiale
⚠️SOLD OUT ANCHE QUEST’ANNO PER LA FIGURINA ⚠️SOLD OUT ANCHE QUEST’ANNO PER LA FIGURINA DI BRUNO NERI CON LA MAGLIA DEL FAENZA ✨

🛑Da oggi  sono esaurite di fatto le nuove figurine solidali a tiratura
limitata di Bruno Neri, grazie al lavoro dell’ Edicola del Duomo  di Faenza di Vito Ammirabile, all’Edicola della Stazione Fs di Faenza e all’Anpi di Faenza coordinate da Giordano Sangiorgi, patron del MEI e nipote della Famiglia Tozzi che abitava a Cà di Malanca oggi Museo della Resistenza.

Un grande risultato per @figurineforever_official ,  l’editore bolognese della
figurina a cura di Emiliano Nanni
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✨Il  MUSAQ  Music & Street Art Quiliano Contest si terrà a Quiliano dal 23 al 26 giugno 2022 prossimo e sarà l’occasione di vedere all’opera, oltre ai vincitori dei contest, grandi artisti del mondo della street art, della musica, del teatro e della scienza, all’interno di una serie di attività collaterali di avvicinamento alla manifestazione, conferenze, incontri, spettacoli, concerti che prenderanno il via  a partire da maggio.

📍Il Contest è aperto a giovani che alla data del 23 giugno abbiano compiuto 18 anni e desiderino esprimersi, attraverso la loro arte, sul tema dell’Ecosystem restoration. I Contest sono rivolti ad artisti italiani e stranieri.

Tutte le info sul bando sono disponibili sul sito ufficiale del comune di quiliano! 

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