Cgil Cisl e Uil a Bologna alle 10 Presidio di fronte alla Prefettura in Via degli Agresti 5 a Bologna vicino Piazza Maggiore
“L’ASSENZA SPETTACOLARE”
Le Federazioni Nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil denunciano l’assenza di prospettiva e di progetto per una vera ripartenza per i lavoratori dello spettacolo
Tecnici, attori, danzatori, musicisti, coreografi e tutte le professionalità dello Spettacolo, non potranno vivere del loro lavoro per molti mesi ancora. I teatri non hanno una programmazione adeguata per il prossimo inverno e concerti ed eventi sono, con l’autunno, spariti dalla scena.
Sono necessarie scelte importanti di confronto e di tutela:
Individuare forme di sostegno certe e strutturate, a favore dei lavoratori dello spettacolo, per un arco temporale che offra copertura almeno sino a tutto il 2021.
Istituire un tavolo permanente tra Sindacati confederali, Ministero della cultura, Ministero del lavoro e le associazioni di rappresentanza delle imprese dello spettacolo per discutere gli stanziamenti dello Stato, le risorse derivanti dal Recovery Fund, organizzare e agevolare forme di ripartenza in sicurezza diffuse e stabili, vigilare sul rispetto dei contratti nazionali, individuare, per tutta la fase dell’emergenza, criteri di assegnazione del Fus che leghino l’erogazione alla tenuta occupazionale.
Riconoscere, ai fini previdenziali, tutto il periodo di emergenza Covid 19 che ha determinato il collasso dell’intero settore dello spettacolo.
Va costruita una riforma complessiva per costruire un sistema di regole e tutele:
individuare una continuità di reddito che riconosca tutti i periodi di lavoro, preparazione e formazione, e non solo quelli in cui si va in scena; adottare drastiche misure di contrasto al lavoro nero nello spettacolo come la semplificazione delle procedure e agevolazioni fiscali a sostegno della produzione e programmazione; riconoscere la Naspi e la copertura INAIL anche ai lavoratori autonomi dello spettacolo e individuare requisiti per l’accesso che tengano conto della discontinuità lavorative di artisti e tecnici e professionisti dello spettacolo; includere nel bacino Ex Enpals anche l’insegnamento di mestieri e professioni dello spettacolo;
Sono necessari interventi per sostenere i lavoratori delle Fondazioni Lirico Sinfoniche:
rinnovare il contratto nazionale fermo ormai dal 2006 garantendo i diritti anche ai lavoratori atipici.
stabilizzare i lavoratori precari che, senza tutele e certezze occupazionale, hanno subito maggiormente la crisi.
Articolo 9 della Costituzione
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”