Andrea Gregori è Caravaggio. Cantante polistrumentista che per dieci anni è stato il frontman della rock band i Godiva, attiva dal 1998 al 2008. L’avventura con la band è contornata di grandi successi, ma una volta conclusa l’artista riprende il suo percorso musicale in solitaria.
Intorno al 2013 Andrea scopre di soffrire di una sindrome particolare: la distonia spasmodica. Si tratta di una malattia che colpisce i muscoli della laringe fino a impedire alla persona anche solo di parlare.
Nonostante i medici affermino che non ci sia una cura, lui non si arrende. Nel 2016 grazie all’aiuto e ai consigli di Diana Diaz, ragazza colombiana che ha sconfitto la malattia, riprende la sua vita.
Nel 2018 Andrea rinasce dalle proprie ceneri e prende forma Caravaggio. I suoi primi singoli, “L’amore al tempo dei Nirvana” e “La parte migliore di te”, ottengono ottimi risultati in termini di visualizzazioni su Youtube. Fin da subito l’artista non passa inosservato.
Caravaggio non si ferma e quest’anno pubblica altri tre brani “Gli impressionisti”, “Petrolini 2020” e “Le cose che abbiamo amato davvero”.
Il 28 ottobre è uscito “Le cose che abbiamo amato davvero”, il nuovo brano di Caravaggio. Si tratta del terzo singolo pubblicato quest’anno dall’eclettico artista. Un amore finito raccontato con una voce da cantautore e un sound synth pop.
“Le cose che abbiamo amato davvero” unisce un sound fresco ed essenziale a un testo che strizza l’occhio al cantautorato italiano. Il brano parla di come l’esistenza scorra inesorabilmente in avanti e sappia rinnovarsi sempre, ignara delle nostre sofferenze personali. Un amore finito, il ricordo indelebile di un Natale a Londra, la vita che cerca un nuovo incipit.
“Siamo anime che giocano nel qui e ora, piccoli punti in un quadro molto più grande di noi”, queste le parole con cui Caravaggio riassume il suo brano.
“ Le cose che abbiamo amato davvero” si apre con un sound synth pop, per passare dal primo ritornello alla fine ai ritmi più indie pop. Il singolo è pieno di energia: un’onda che sale e scende trascinando l’ascoltatore nei pensieri dell’autore. A tutto viene aggiunto un po’ di synth anni ‘80 che dona quel pizzico di vintage che non guasta mai.
Musica e testo di “ Le cose che abbiamo amato davvero” sono stati creati da Caravaggio che ha curato anche l’arraggiamento con l’aiuto di Pino Saracini. Mix e mastering sono stati affidati a Nick Valente. Lo stupendo artwork della copertina è opera di Andrea Periati.