Ecco #6 il nuovo disco di Lino Cannavacciuolo, realizzato in tempo di Lockdown
A cura di Nando Misuraca
Ascoltare #6, il nuovo lavoro discografico di Lino Cannavacciuolo è come entrare in casa di un geniale architetto, in ogni stanza un colore ed un arredamento diverso, ma una coerenza stilistica di base.
L’ho intervistato nel #salottoinstagram della Suono Libero Music ed è stato, come spesso accade con questo magnetico artista, fonte di ispirazione e buone vibrazioni.
10 le tracce che compongono il nuovo album del violinista e compositore nato a Pozzuoli sono frutto di un lavoro di ricerca e contaminazione, iniziato prima del lockdown e terminato, a distanza, nei duri giorni della pandemia. Il prodotto è raccontato così dall’artista: “
“Faccio musica perché questo è il mio percorso, è il mio bisogno e non mi interesso se un brano passa per radio e tv. A me interessa solo ciò che devo comunicare al pubblico con l’arte”
“Lino Cannavacciuolo #6” contiene dieci brani scritti in momenti diversi e pre-prodotti direttamente dallo stesso nel suo home studio: “Ci ho lavorato da casa durante la pandemia, per forza di cose. Ho usato dei titoli inglesi, pur non conoscendo la lingua, perché mi piaceva l’idea di allargare gli orizzonti del lavoro che verrà distribuito soltanto in digitale” .
Tanti i generi presenti in #6 . Si va dalle ballad, blues, iwaltz e la tarantella con il filo comune del talento estemporaneo del violinista nostrano.
L’artista campano, virtuoso dello strumento, ha collaborato in carriera a grandi progetti con personaggi del calibro di Roberto De Simone, Luca De Filippo, Peppe Barra , intensa l’attività concertistica da solo ed al fianco di grossi nomi del pop come Pino Daniele, Claudio Baglioni, Adriano Celentano, Edoardo Bennato etc.
Il precedente singolo intitolato “Third Rail” e scritto a quattro mani con Domenico Gigi Canu dei Planet Funk vede per la prima volta una guest d’eccezione “In questo brano la batteria l’ha suonata mio figlio Umberto, alla sua prima esperienza in uno studio di registrazione”.
Prestigiosi i musicisti che hanno preso alle incisioni tra questi Pericle Odierna (compositore e direttore d’orchestra recentemente premiato al Globo D’oro, con “Waltz for Nora”), Marco Zurzolo (suo il duetto in “Naconda), Gennaro Porcelli (Inner Voice), Fabiana Martone (Open Arms) e tanti altri colleghi che si sono prestati ad impreziosire il progetto.
Impossibile non parlare del Covid-19, il temibile virus non ha soltanto fatto mietuto vittime tra la popolazione ma ha bloccato del tutto il sistema-musica del nostro paese. A tal riguardo il violinista dice la sua così: “Siamo tutti disorientati da questa situazione, dobbiamo sperare che si risolva presto e si ripossa riprendere il nostro lavoro. Nel settore pop fanno sempre iniziative per ricordare che dietro quei nomi conosciuti al grande pubblico ci sono anche le maestranze, ma non c’è soltanto quel mondo. C’è tutto un universo fatto di circuiti alternativi, di artisti e musicisti indipendenti che non sono mai tutelati e soffrono più di tutti dal nostro Paese, ma non è da oggi, non c’è mai stato in Italia un’attenzione del genere”.
Cannavacciuolo è però instancabile ed è già al lavoro su altri progetti che vedranno luce nei prossimi mesi a cavallo tra il 2020 e l’anno venturo. Seguiremo gli sviluppi.