UNA SERIE DI NARRAZIONI IN VIDEO, FUORI ORARIO E FUORI GIRI, CHE RACCONTANO CON LE NUOVE TECNOLOGIE, ANCHE SOCIAL, ALCUNE TRA LE PIU’ IMPORTANTI FIGURE DELLA MUSICA ITALIANA ATTRAVERSO IL CINEMA, LA PITTURA E L’ARTE CHE HANNO ALIMENTATO E INCONTRATO IL LORO STESSO IMMAGINARIO
A cura di Jonathan Giustini
Una produzione esecutiva del Meeting degli Indipendenti www.meiweb.it in collaborazione con La casa del Cinema di Roma http://www.casadelcinema.it
IL 7 OTTOBRE L’INNOVATIVA SERIE VERRA’ PRESENTATA PRESSO LA SALA DELUXE DE LA CASA DEL CINEMA DI ROMA, IN UN EVENTO ESCLUSIVO DI LANCIO
Un progetto videonarrativo nato durante la pandemia che ha dato vita ad una sequenza puntate sperimentali, di oltre venti minuti ciascuna, per una innovativa serie di videonarrazioni dal titolo La storia siamo noi/I cantautori e le canzoni ai tempi della nuova resistenza, andate in onda, una a settimana, sul portale del Mei e sui suoi social, che raggruppano tutta la musica italiana indipendente: https://www.facebook.com/pg/MeetingDegliIndipendenti/about/?ref=page_internal
Ideato e narrato dal giornalista e scrittore di Jonathan Giustini sulla base di un singolare e mai sperimentato prima approccio narrativo: una voce fuori campo e fuori orario incrocia la vita, l’arte e le opere di alcuni dei più importanti cantautori italiani con il cinema e l’arte alla base del loro immaginario: i film che hanno visto o che avrebbero voluto interpretare, i libri che hanno letto, le opere artistiche che li hanno emozionati. Che hanno vissuto e sognato.
Una narrazione coraggiosa ed innovativa, ai limiti dell’improvvisazione e del flusso di coscienza, dove i confini tra le arti crollano e l’immaginario, il sogno, diventano il flusso narrativo, il possibile quotidiano della vita e della musica.
Per provare a raccontare un’altra storia della musica. E le vere fondamenta da cui tanti capolavori nella musica sono partiti.
Un esperimento che ha riscosso sul web un grande successo. Condiviso e recensito. E di nuovo richiesto. Tanto da diventare anche un rubrica fissa per La Casa del cinema di Roma chiamata Cinema In Canto. Ovvero Le canzoni nel cinema, iniziato con Che cosa sono le Nuvole (Pasolini/Modugno) e proseguito con Here’s to you/Sacco e Vanzetti (Joan Baez/Ennio Morricone), Sandokan (Fratelli De Angelis), L’armata Brancaleone (Comencini/Rustichelli), Mr Dante Fontana (Sordi/Piccioni), Nashville (Altman/Carradine)
La serie per il Mei ha visto raccontare ed immaginare : Claudio Lolli/Alla fine del cinema muto incontra Buster Keaton, Enzo Jannacci va in vacanza insieme ai Signor Rossi di Bruno Bozzetto, Fabrizio De Andrè incontra la Buona Novella sulle immagini del Vangelo Secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini in un inedito racconto, Piero Ciampi insegue l’ombra di Jeanne Moreau e si ferma a parlare con il pittore Giulio Turcato e Carmelo Bene, Roberto Freak Antoni/Skiantos nell’Ode al Gulliver, al mal di testa, che per sconfiggere ricorre alla lezione di Arancia Meccanica di Kubrick., Ivan Graziani ossessionato dalle Novelle della Pescara che racconta il suo amore per Gabriele D’Annunzio, Franco Califano diventa novello protagonista de L’uomo che amava le donne di Francois Truffaut, Sergio Endrigo in Ci vuole un fiore incontra Lelio Luttazzi, Vinicious De Moraes, Toquino, Battiato e tanti altri e fa l’attore.
Il formato viene costruito attorno a materiali di archivio di varia provenienza, anche e soprattutto provenienti dal mondo del web, ma anche con filmati e testimonianze incrociate appositamente realizzate.
Ipotizziamo che queste otto puntate su alcuni dei grandi protagonisti della canzone italiana e a cui si aggiungono altre narrazioni sulle celebri canzoni del cinema, possano essere una base di partenza per adattare queste narrazioni ad un mezzo televisivo e social, come anche continuare nella serie che potrebbe prevedere altri nomi della musica italiana (da Lucio Dalla, a Battisti, da Carosone a Villa e tanti altre storiche canzoni nel cinema (da Vacanze Romane a L’ultimo bacio, da Lo chiamavano Trinità a Profondo Rosso).
La serie la immaginiamo rivolta a raccontare artisti scomparsi e che sono stati in certi casi anche dimenticati o poco raccontati, ma che altresì hanno lasciato un’impronta profonda nella musica italiana e nelle nuove generazioni. Un segno indelebile nel nostro immaginario. Come le canzoni che hanno segnato la storia del nostro immaginario cinematografico.
Una musica fuori orario, fuori giri ma che è la nostra storia. Dove la narrazione ritrova, minuto dopo minuto, le radici del presente e i segni tangibili dell’immaginario contemporaneo
L’AUTORE
Jonathan Giustini, giornalista per radio, carta stampa e televisione. Scrittore. Autore di diversi libri di argomento musicale, tra questi: Carta da Musica (Minimum Fax), Un enigma chiamato Pupo (Rai Eri), Claudio Lolli, La terra, la luna e l’abbondanza (Stampa Alternativa), I Denovo, Tempi di libero rock (Arcana) e di due libri di cinema Chi si firma è perduto, Ennio De Concini Memorie di un fallito di successo (Iacobelli) e Fellini Inedito/Sessantacinque fotografie svelate dalla lavorazione de Le notti di Cabiria (edizioni Interno 4). Ha scritto di arte per diverse mostre e cataloghi. Tra gli ultimi libri di questo argomento Vita D’artista/Un ragionare al margine dei disegni di Roberto Kunstler (Arsenio edizioni 2020).
LA PRODUZIONE E IL SUO TEAM
Il Meeting delle etichette indipendenti (in sigla, MEI), o anche Meeting degli indipendenti, è una manifestazione, giunta alla ventiquattresima edizione, che si svolge ogni anno nell’ultimo fine settimana di settembre a Faenza e che raduna le principali produzioni discografiche indipendenti ed emergenti italiane. Patron storico della manifestazione nata nel 1995 come Festival delle Autoproduzioni e diventata MEI nel 1997 è Giordano Sangiorgi. Lo affianca in questa produzione un team di specialisti social e producer come Massimo della Pelle, Ivana Stepanovic, Valentina La Rosa….
Il Mei raggruppa grande parte della musica italiana indipendente attraverso anche associazioni di categoria come Audiocoop, Rete dei festival, AIA (Artisti italiani associati), Materiali Musicali, Adastra e riviste di settore com Exitwell ….
LA CASA DEL CINEMA DI ROMA
È stata inaugurata il 18 settembre 2004 , fondata da Felice Laudadio, si trova nella Casina delle Rose di Villa Borghese a Roma, in largo Marcello Mastroianni 1. È attualmente gestita da Zètema, società municipale specializzata in particolare in servizi per i musei.
Dispone di tre sale per proiezioni e convegni dotate delle più moderne tecnologie digitali di proiezione e del suono, di due sale espositive, di una libreria specializzata in libri sul cinema e sullo spettacolo e in DVD, di una sala per consultazione di film su DVD dotata di circa 5 000 opere. Da maggio-giugno 2007 dispone anche di un teatro all’aperto, capace di oltre duecento posti, per spettacoli dal vivo e per proiezioni in digitale che si svolgono da giugno a settembre-ottobre di ogni anno. È presente anche un servizio di caffetteria e un ristorante.
Dal 2015 direttore della struttura è stato nominato Giorgio Gosetti.