C’è poco da discutere: l’indie è il protagonista assoluto delle classifiche italiane. L’evoluzione unica che ha subito durante gli anni duemila lo ha trasformato in un genere musicale vero e proprio, dotato di caratteristiche precise e riconoscibili, che oggi è al vertice della popolarità.
Tuttavia non è sempre stato così. Infatti, il termine “indie” nella sua accezione più pura si riferisce semplicemente al metodo di produzione e distribuzione – per l’appunto indipendente, ovvero slegato dal sistema delle majors discografiche. È quindi nelle etichette indipendenti che risiede il cuore dell’indie che oggi tutti conosciamo ed ascoltiamo.
Fu negli anni ’80 che, sull’onda internazionale della new wave, fecero capolino le prime etichette indie nostrane che supportarono la crescita dell’alternative made in Italy, abbattendo una dopo l’altra le barriere della tradizione.
Coraggiose, lungimiranti e visionarie: andiamo a scoprire insieme alcune delle etichette indipendenti che hanno lanciato gli artisti più importanti della scena alternativa italiana.
Gli anni ’80: l’esordio dell’indie – Toast Records