L’obiettivo è quello di fare musica di alto livello tutto l’anno “per richiamare a Faenza operatori e appassionati, realizzare produzioni di eccellenza, fare ogni mese eventi qualificati, mettere a disposizione servizi e soluzioni avanzate per il settore, creare centri di documentazione e di conservazione del prodotto musicale, allo scopo di costruire nuove opportunità culturali, di lavoro e di business e creare un volume significativo di indotto (alberghi, bar, ristoranti, trasporti, servizi alla persona ecc.). Per ottenere un tale risultato è necessario, ora più che mai, unire le forze e mettere in rete risorse e competenze. Lo strumento più idoneo potrebbe essere quello di costituire una Fondazione che, attraverso un atto di delega delle singole entità partecipanti al progetto, sia messa in condizione di coordinare le attività, gestire risorse comuni, presentare progetti ed erogare servizi. In particolare si vuole rafforzare in linea generale il settore musicale a Faenza e territorio dell’Unione; razionalizzare i costi di gestione, l’utilizzo del personale e delle sedi, fare investimenti comuni in software, impianti e attrezzature; censire e valorizzare le competenze e le esperienze presenti nel territorio; svolgere attività di found raising, partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei, intercettare contributi sia pubblici che privati; ceare un calendario unico organico e coordinato; attirare attenzione e risorse per realizzare a Faenza: Master class, corsi, workshop, convegni, e altro di rilievo nazionale e internazionale e fare lo stesso per la realizzazione di videoclip, documentari e film a tema musicale da tutta Italia e oltre; creare un’emeroteca e biblioteca indie con tutto il materiale Mei che sia riferimento da tutta Italia; lavorare una rockumentary sui 25 anni del Mei con tutti i suoi protagonisti; integrare le proposte scolastiche musicali con offerte e proposte durante tutto l’anno; mettere in rete, potenziare e promuovere gli studi di registrazione e le sale prove con offerte e proposte tutto l’anno; portare la storia della musica rock di Faenza dagli anni sessanta ad oggi nelle scuole aggiornando la memoria; lavorare al Liceo Musicale al Polo Torricelli Ballardini inserendo, tra le attività corsi innovativi come, ad esempio, quello per cantautori e altri; promuovere awards internazionali, riconoscimenti, premi settoriali, intitolazione di edifici e strade in modo specifico per il settore musicale”.
L’appello vede la condivisione di una moltitudine di operatori e chiede alla politica di condividerlo e farlo proprio, all’interno di un progetto di Faenza che verta sulla creatività e sui giovani, “guardando così al 2030 con uno sguardo al futuro e non più con uno sguardo ancora rivolto al passato di un passato, tra l’altro, che non c’è proprio più”.
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