Aspettando te di Francesco Foresta
Per lunghe settimane abbiamo sentito parlare di case di riposo mentre l’intero Paese, a causa della pandemia, chiudeva nella solitudine i suoi recinti. Resterà nella memoria collettiva l’immagine di luoghi chiusi e protetti, diventati all’improvviso aperti alla morte e alla solitudine forzata. Quanto basta per interrogarci: “casa di riposo – sì – ma che riposo è?
Francesco Foresta, sulle note di Antonio Di Fonzo, pianista e compositore, ha voluto dedicare una canzone ai sogni e alle speranze sopite di chi vive in quelle “case”, permettendoci di entrare ancora una volta tra i volti e i cuori di anziani che per questa nostra società hanno ben poco da raccontare. Volti senza nome, nomi senza volto che possono soltanto contare le ore ed aspettare una promessa che tarda ad arrivare.
Francesco Foresta (Catania 1957) inizia a cantare da ragazzo nelle band catanesi nelle cantine della città. Ancora 14enne viene scoperto da musicisti professionisti che gli propongono di far parte di un gruppo stabile, gli AQUARIUS. Inizia così la sua esperienza professionale cantando in vari locali e piazze della Sicilia maturando un’esperienza musicale sul campo. Per un lungo periodo canta nella base militare di Sigonella dove collabora con musicisti americani che gli fanno scoprire la black music. All’età di 21 anni si trasferisce a Milano, cuore e fulcro della discografia Italiana degli anni ‘80. A Milano frequenta il CTA (Centro Teatro Attivo ) dove conosce musicisti, attori e ballerini, tra cui Danilo Minotti col quale cuce una importante collaborazione musicale, registrando dei brani con suoi testi. La sua “vita” musicale continua per diversi anni tra pubblicità e serate, fino a quando la vita non gli riserva amarezze che lo costringono ad abbandonare la musica. Da pochi anni ha ripreso a scrivere musica con tenacia e rigore, attingendo ispirazione dalle vicende della sua vita e di quelle che toccano il suo cuore sensibile.