Speriamo stiate bene: come tutti, anche noi stiamo lentamente uscendo dalle camerette, e lo facciamo con un nuovo singolo, “Attenzione attenzione”, ora disponibile su tutte le principali piattaforme (e qui sotto, in formato video).
Lo abbiamo composto e registrato poco prima del lockdown. Nelle intenzioni iniziali, era un pezzo che voleva parlare, in forma di filastrocca un po’ malinconica, della società contemporanea, del mondo del lavoro nell’epoca del “realismo capitalista”, di quella difficoltà a immaginare il futuro che la nostra generazione sperimenta quotidianamente tanto nel campo dell’arte quanto in quello della politica, il vecchio mondo che non muore e quello nuovo che tarda ad arrivare (che è una parafrasi molto libera di una cosa che scriveva Gramsci). Poi, nel pieno della quarantena, ci siamo resi conto che molte delle cose che la canzone raccontava funzionavano perfettamente anche in quel “mondo di mezzo” in cui ci trovavamo a vivere, ciascuno bloccato nella sua stanzetta. E così, abbiamo deciso di mandarla in avanscoperta.
La copertina è di Cinzia Ghigliano, e nel pezzo suonano archi e fiati della Filarmonica del Teatro Regio di Torino.
Il titolo è ispirato a una bizzarra filastrocca che Bruno Munari inserì in apertura della sua raccolta Le macchine di Munari (Corraini Editore). In autunno arriverà anche il disco completo: si chiamerà Macchine inutili, e sarà un omaggio al lavoro del grande artista e designer milanese, ai disegni e alle sculture realizzate tra gli Anni Trenta e Cinquanta dedicati a macchine «inutili perché non fabbricano, non eliminano manodopera, non fanno economizzare tempo e denaro, non producono niente di commerciabile». Uscirà grazie al supporto di SIAE e MiBACT, nell’ambito del progetto #PerChiCrea.
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