COME COMUNICARE UN ALBUM INDIPENDENTE
Guida alla comunicazione della tua prossima uscita
“Ciao, tra cinque giorni esce il mio prossimo disco, ti puoi occupare della comunicazione?”
Questa è una “situazione tipo” nella quale mi è capitato spessissimo di ritrovarmi.
Artisti che hanno un album in uscita e che si ricordano a cinque giorni dal lancio di volere qualcuno che ne curi la comunicazione.
ERRORE!
Tutto, nella comunicazione di un progetto musicale, va pianificato nei minimi particolari.
In questo nuovo articolo ti spiegherò, quindi, quali sono gli step fondamentali per comunicare al meglio il tuo nuovo lavoro.
Partiamo da un concetto di base fondamentale.
Se decidi di pubblicare un disco, lo fai perché vuoi che la tua musica venga ascoltata il più possibile e perché vuoi che quanta più gente possibile ti conosca.
Quindi, perché prendere tutti i tuoi sacrifici in tempo ed economie e buttarli via pubblicando qualcosa che non potrà essere apprezzato al massimo?
Cosa dovrei fare quindi, Roberta?
Scegli i giusti professionisti e datti un timing.
Ti faccio un esempio.
Torniamo dal nostro Marco che deve uscire con il suo disco “Il mio nuovo disco” (se non sai di chi parlo, clicca qui 🏻 https://bit.ly/2zODgP5 e leggi l’articolo in cui ti spiego “Cosa fa l’ufficio stampa”).
Marco è super gasato, ha finalmente scelto tutti i pezzi da inserire nel suo disco, ha fatto un’accurata ricerca e ha trovato lo studio di registrazione perfetto e perfino il produttore artistico perfetto.
Tutto fantastico, no? E’ praticamente tutto fatto.
Si chiude il disco in studio.
Il cugino di Marco che studia da grafico pubblicitario alle superiori realizza la copertina. Marco fa stampare qualche copia promozionale (sai, da vendere durante i concerti…), e carica il disco su una piattaforma di distribuzione.
Top.
Ovviamente c’è il video del singolo.
C’è Antonio, l’amico delle elementari di Marco, che fa foto e video per i matrimoni da una vita. E’ bravo. Sarà perfetto. Del resto, è un professionista.
Poi Marco annuncia sui social che tra una settimana esce il disco. A bomba con una sponsorizzata con target “Italia | 18 – 65+”, super spam in messaggi privati messenger.
Sicuramente il disco volerà.
Quello che ti ho raccontato è quello che ancora spesso (non sempre per fortuna) accade.
Ed è tutto sbagliato, Roberta?
Dipende da quello che vuoi ottenere dal tuo progetto.
Se vuoi che giri al meglio, devi pianificare tutto e iniziare a pensare al tuo lavoro in maniera professionale.
Entriamo nel vivo e andiamo in ordine. Facciamo un passo indietro.
Rewind.
Marco è super gasato, ha finalmente scelto tutti i pezzi da inserire nel suo disco, ha fatto un’accurata ricerca e ha trovato lo studio di registrazione perfetto e perfino il produttore artistico perfetto.
Fin qui tutto bene.
La cura artistica è ottimale.
Proviamo ora a dare una marcia in più al progetto.
Alla base di un progetto professionale c’è la pianificazione.
Pianificare significa rispettare fermamente delle tempistiche che ci si autoimpone.
Quindi Marco dovrà iniziare a pensare a tutto quello che ruota attorno all’uscita di un disco.
Partiamo dall’elemento chiave: IL BUDGET.
Purtroppo il danaro è tiranno e dal budget dipenderà quello che Marco potrà o non potrà fare per il suo disco.
Parliamoci chiaro, un lavoro ben fatto per un disco non vale meno di 10mila euro ma naturalmente non tutti dispongono di queste cifre. Non bisogna demordere però. Ci sono tanti giovani professionisti talentuosi le cui prestazioni hanno un costo decisamente più contenuto rispetto ad altri più noti.
Quindi, Marco prenderà il suo budget e lo dividerà per le voci di spesa necessarie alla comunicazione del proprio lavoro. Quindi:
· copertina disco
· styling
· shooting fotografico
· videoclip
· ufficio stampa
· social media manager
· budget pubblicitario
· stampe CD (opzionali)
In conseguenza a questo, Marco dovrà iniziare a pianificare le tempistiche.
Dovrà farsi, quindi, queste domande:
· Quanto tempo impiegherò tra registrazioni, mixaggio e mastering?
· Quanto tempo ci vorrà per trovare il giusto grafico / illustratore e realizzare la copertina del disco?
· A quale stylist rivolgermi?
· A quale fotografo rivolgermi? Quando fare lo shooting fotografico?
· A quale videomaker rivolgermi? Quando girare il videoclip?
· A quale ufficio stampa rivolgermi? Quando deve partire la comunicazione?
· A quale social media manager rivolgermi? Quando deve iniziare a lavorare sui miei profili social?
Trovare i giusti professionisti è un lavoraccio nel lavoraccio.
Ci vuole tempo e bisogna trovare gente competente che possa avere un costo abbordabile per le proprie tasche.
Ma come trovo i professionisti giusti, Roberta?
Ti do un consiglio generale.
Cerca sempre di capire cosa hanno fatto prima, cerca di vedere i loro lavori, di conoscere il loro stile. Se qualche amico o collega ci ha già collaborato, guardane il risultato e chiedi feedback.
Fai attenzione però! Non tutti i fotografi, grafici, videomaker, uffici stampa, social media manager, stylist faranno al caso tuo.
Se il cugino di Marco, di cui sopra, studia da grafico pubblicitario, non vorrà dire che saprà come realizzare la copertina di un album o che avrà le accortezze che un professionista d’esperienza potrebbe, invece, avere.
Se Antonio, l’amico delle elementari, fa foto e video per i matrimoni, e non ha mai fatto shooting o videoclip per un artista, molto probabilmente il risultato non sarà quello sperato.
Idem se ti affidi per l’ufficio stampa ad un amico giornalista che si occupa di cronaca o di politica e non di musica o ad un social media manager che generalmente gestisce i canali social della pasticceria di quartiere.
Dico questo non certamente per denigrare chi fa foto e video per matrimoni, chi fa il giornalista di cronaca o chi gestisce le pagine social delle botteghe di quartiere, ma per farti che capire che ogni professionista ha una propria specializzazione e quanto più sarà specializzato, tanto più il risultato sarà di qualità.
Sarebbe come andare a farsi curare una gamba rotta da un gastroenterologo. Sono entrambi medici ma il secondo non saprebbe, quasi, da dove iniziare.
Torniamo al punto principale: le tempistiche.
Come dicevamo prima, trovare i giusti professionisti è già un lavoraccio, quindi ti converrà calcolare con il produttore quanto tempo impiegherete a chiudere il disco e in quel lasso di tempo individuarli, ricevere preventivi e fare le tue scelte.
Una volta finite le registrazioni, sarà compito del produttore (a meno che non sia tu a produrre totalmente la tua musica in studio) occuparsi di mixaggio e mastering e sarà in questo momento che potrai dedicarti a styling, shooting fotografico e videoclip.
Partiamo dallo styling.
Perché l’ho inserito tra i punti fondamentali per una buona comunicazione?
Perché, come dico sempre, L’ABITO FA IL MONACO. E l’abito non è solo fatto da un videoclip girato in 4k o da uno shooting super professionale. La base è lo styling.
Chi sei tu? Che musica proponi?
Se fai rap/trap/hip-hop vestirti come Frank Sinatra devierebbe la percezione che il pubblico ha del tuo personaggio e della tua musica.
Se la tua musica è sopra le righe, non potrai di certo vestirti con abiti dai colori spenti o con acconciature usuali ma dovrai studiare un look adatto a metterti in luce anche solo attraverso una foto. Pensa a Miss Keta che si è inventata questo personaggio nascosto dietro occhiali da sole e una mascherina o a quello che ha fatto Achille Lauro a Sanremo. Se non si fosse presentato in quel modo sul palco o nelle foto e nei video promozionali, non avrebbe di certo ricevuto lo stesso riscontro.
Il look è una parte essenziale della comunicazione di un artista. Non sottovalutarlo mai.
Quindi affidati ad un professionista che sappia leggere e valorizzare esteticamente la tua musica e la tua persona.
Scelto il look, sarà la volta di foto e video.
Occhio quindi alla scelta della location e dello storyboard del video. Ricorda “less is more”.
Non incasinarti un trame da film incredibili con scene in 25 location diverse, mille attori e figuranti o ballerini. Punta alla semplicità. Ci sono tantissimi giovani registi di talento. Proponi il tuo progetto e fatti consigliare. Ma, soprattutto, non tentare di “scimmiottare” i video degli artisti mainstream. Il risultato sarebbe solo una brutta copia che ti farebbe perdere di credibilità.
Punta alla personalità. Tutti cercano qualcosa di nuovo, non qualcosa di già visto (come del resto non vogliono neanche qualcosa di “già sentito).
La questione location vale naturalmente anche per le foto. Saranno il tuo primo biglietto da visita sia sui social che con i giornalisti.
Devono rappresentarti. Quindi, occhio alle pose plastiche, agli occhiali da sole specchiati (il male assoluto durante uno shooting!), ai dettagli. Un capello fuori posto, una maglietta sgualcita, si noteranno sempre e rischierai di buttare ore di lavoro per un particolare storto.
Mentre ti dedichi a foto e video, non dimenticare di far mettere già all’opera il grafico per la realizzazione della copertina del disco. In questo modo, non appena il mastering sarà completo, potrai già pre-caricare il tutto sulle piattaforme streaming che, come saprai, hanno bisogno di qualche giorno di tempo per l’upload.
A questo punto entreranno in campo Ufficio Stampa e Social Media Manager.
Non dimenticare mai che entrambe queste figure hanno bisogno di un periodo di studio.
Hanno bisogno di conoscerti, di conoscere e ascoltare il progetto, di guardare foto e video per capire l’uno come presentarti alla stampa, l’altro come presentarti al pubblico.
Sono due lavori diversi e complementari. Quindi non contattare mai un ufficio stampa o un social media manager sotto data. Rischieresti di sentirti dire che non possono seguirti o, peggio, potrebbero accettare ma, con così poco tempo a disposizione, lavorare male.
Tieni sempre presente che un ufficio stampa, generalmente, invia i dischi fisici ai giornalisti almeno un mese prima dell’uscita, il che significa che dovrai aver contattato e preso accordi con lui almeno due mesi prima dell’uscita e inviato tutto il materiale entro un mese e mezzo dall’uscita.
Lo stesso vale per i social media manager.
Se vuoi che la tua uscita sia annunciata al meglio e per tempo, creando il giusto hype, l’attesa, la curiosità ecc, dovrai far partire la promozione almeno un mese prima della release e dare l’incarico al professionista ancor prima così che possa studiare i competitors e la migliore strategia di comunicazione.
Insomma, lo avrai capito ormai, se vuoi proporti in maniera professionale, devi pensare alla tua comunicazione in maniera professionale e prepararti ad un lavoro lungo e complesso.
Ti garantisco, però, che gli artisti che lavorano in questo modo ai propri progetti, sono valutati in maniera totalmente diversa.
Se lavorerai in maniera professionale, sarai ritenuto a tutti gli effetti un professionista della musica e anche l’aspetto live ne troverà estremo giovamento.
Se hai letto sin qui, vuol dire che vuoi passare allo step successivo e guardare alla tua carriera in maniera più seria e strutturata e la consapevolezza è sicuramente il primo passo.
Come sempre, per qualunque domanda o chiarimento, sono qui. Scrivimi nei commenti e fammi sapere che ne pensi
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