A Papa Francesco piace Fabrizio De Andrè che ha cantato storie di emarginazione, che ha raccontato la vita dei bassifondi, le difficoltà e i dolori della povera gente. Ce lo confida nella prefazione di un ”piccolo ma prezioso libro”, come Bergoglio definisce l’opera del giornalista italo-argentino, Alver Metalli, “Cuarentena – Diario dalla ‘peste’ in una bidonville argentina”, che esce per le edizioni San Paolo. Questo Diario ”che ci mostra il volto avvincente e concreto di una ‘Chiesa povera e per i poveri”’ fa tornare in mente a Papa Francesco ”i versi di un cantautore italiano, Fabrizio de André, che raccontano di quartieri malfamati dove ‘il sole del buon Dio non dà i suoi raggi’ perché troppo impegnato a ‘scaldar la gente di altri paraggi’.
Papa Bergoglio cita Fabrizio De Andre’
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