Dileo, “Circensi”
(Dissonanze Records, 2020)
Anticipato dalla title track, “Circensi” è il nuovo lavoro del salernitano Dileo, fuori due anni dopo l’EP d’esordio “La nuova stagione”.
Anni intensi di live, di mani prima sul piano e poi sulla chitarra, aperture ad artisti del calibro di Michael Kiwanuka, danno origine a sette bellissime tracce in italiano che vanno a comporre questo lavoro che è un vero gioiellino della creatività in stato di grazia: la voce calda ed avvolgente del cantautore, poco più che potentemente sussurrata, si sposa meravigliosamente con un sound intimista e sommesso, che sovente ricorda il candore comunicativo del corregionale Gnut, anche nei testi, così familiari, genuini e contemplativi.
Sette brani che appaiono ciascuno come un capitolo di vita sfogliato come un libro ed evidenziato nei tratti più salienti, nel risultato di un compendio minimale ed essenziale da ascoltare prendendosi il lusso del tempo, un tempo dilatato e, ogni tanto, rievocativo e malinconico. Buona la seconda quindi per Dileo, che sforna un album di grande livello ed impatto emotivo, peculiare ma che non rinuncia all’orecchiabilità, nella sua accezione più nobile ed elegante.
Voto: 8
Traccia migliore: “Isole”
Giacomo Deiana, “Single”
(Radici Music Records, 2019)
A due anni di distanza dall’uscita di “Pochi istanti prima dell’alba”, il cantautore sardo Giacomo Deiana esce col suo nuovo lavoro dal titolo “Single”, per la Radici Music Records di Aldo Coppola Neri.
Otto tracce in italiano, tra cantato e strumentale – Deiana nasce infatti chitarrista – disegnano questo lavoro estremamente composito e variegato: “Single” appare pertanto come una sorta di redde rationem personale dell’artista condiviso però all’ennesima potenza con la moltitudine, in cui forte e caleidoscopico è il sentimento che permea il disco, acuto ed assai intenso nella profondità delle intenzioni. L’album infatti si mostra come una grande epitome delle circa quattro decadi in musica dell’artista, che nelle canzoni abbraccia la forma di cantautorato più tradizionale possibile nella struttura ma che poi pindaricamente prende sovente il volo negli svirgoli di connubio ragionato di jazz, pop, folk, tra un valzer e una ballata alla Tazenda.
Il disco si lascia ascoltare con interesse, destato dalla molteplicità di una proposta scevra di sovrastrutture e noncurante delle tendenze attuali, che mantiene una propria credibilità, sublimata dal prestigio della voce di Deiana, chiara, limpida e godibile.
Voto: 7.5
Traccia migliore: “Tutto tramonta”
FRANCESCA AMODIO