Corona Virus: Un Intervento di Claudio Formisano di Cafim
Da oltre venti anni mi occupo della promozione della pratica musicale in ogni occasione e in ogni direzione e rappresento con Cafim , in Italia, l’industria dello strumento musicale . Essere uniti in questo momento è di vitale importanza per poter dare una nuova partenza a tutta la filiera della musica. Giordano Sangiorgi scrive che Il 30% delle etichette discografiche rischia di chiudere e io aggiungo che anche i negozi di strumenti musicali corrono lo stesso rischio, i distributori, i produttori, gli artigiani, i liutai, i service, i laboratori di assistenza, le scuole di musica, gli studi di registrazione, le sale prova che sono ancora più penalizzate perché non hanno alcuna possibilità sono chiuse e basta. Vogliamo parlare poi di tutti i musicisti a spasso? gli insegnati di musica? i turnisti? I piano bar? Le Radio? E sicuramente tantissime altre realtà che ora mi sfuggono in modo del tutto involontario e di cui mi scuso.
Il settore ha bisogno di un intervento tangibile e subito.
Grazie all’onorevole Raffaello Vignali, con il Bonus Stradivari il settore ha avuto in un recente passato un contributo di 15 milioni di Euro per due anni consegutivi e di 10 il terzo, una vera boccata di ossigeno per un settore che già da anni subiva le conseguenze pesanti della crisi economica del 2008.
Ma ora la situazione è centuplicata e ciò che bisogna fare subito è dare vita a un nuovo Bonus Stradivari di almeno 100 milioni dedicati al settore con una commissione apposita per distribuirli equamente, che consenta a tutte queste attività di non affondare ( perché è questo che sta succedendo ) e di poter temporeggiare in attesa che venga quantomeno proposto un quadro chiaro altrettanto urgente, per il quale Cafim si rende disponibile a cooperare, per stabilire come la musica live dovrà essere impostata e organizzata per gli anni a venire. Nella fase 2 prevediamo l ‘apertura dei negozi di strumenti musicali anche parziale perché molte nostre aziende sono gestioni familiari composte da due tre persone, si può gestire, non siamo dei supermercati. La musica è arte e l ‘arte è cultura, senza cultura la società appassisce e rischia di non potersi rigenerare.