L’ITALIA ROSSA DEI VIDEOCLIP FATTI E VISTI IN CASA
Partiamo oggi con la decima puntata de L’Italia Rossa dei Videoclip fatti in Casa, la musica Indie da vedere in casa ai tempi del Corona Virus.
Per passare un po’ di tempo insieme ogni giorno selezioneremo 4 videoclip indipendenti tra quelli pervenuti per guardare insieme l’arte del videoclip indipendente ed emergente, diventato a tutti gli effetti opera d’arte dopo il Tax Credit concesso a chi realizza videoclip dall’attuale Ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini.
Oggi tocca a:
1.FOSCHIA – “L’attimo infinito”
Primo singolo e video per i Foschia, giovane band bolognese che presenta così il loro nuovo album “Dalla città al cielo”. Il brano si chiama “L’attimo infinito”
Per il videoclip è stata scelta una location in stile “urban”, una ex fabbrica abbandonata di Bologna è stata il contorno ideale per i movimenti dei componenti del gruppo, che avrebbero passato il proprio tempo consolidando i propri legami, tra partite di calcetto improvvisate, dotte letture e prove di giocoleria. Nel 2019 è uscito e ufficialmente sul mercato discografico internazionale “Dalla Città al Cielo”, il debut album della giovane band rivelazione Foschia (tutti i componenti sono classe 1999 e 2000), già beniamina del pubblico bolognese fin dagli albori di una precoce carriera musicale iniziata ancora sui banchi del liceo. Prog, rock ed echi di psichedelia si fondono con maestria in un album di 11 tracce molto variegate, dando vita ad un’originale miscela musicale su cui vengono scanditi brani di un preciso e curato cantautorato indie.
2.Dante Francani – “Non mi rappresentate”
E’ uscito, corredato da un video su YouTube, “Non mi rappresentate”, il nuovo singolo di Dante Francani incentrato sull’abuso delle armi, la mala politica e l’inquinamento. Cantautore di Roseto degli Abruzzi, Francani balzò agli onori della cronaca nel 2014 quando con “Tuta blu”, una ballata dedicata alla sua vita lavorativa da operaio metalmeccanico in un’azienda del territorio, trionfò allo Sferisterio di Macerata nella 25ª edizione di Musicultura, il più rinomato festival dedicato alle nuove promesse della musica popolare e d’autore contemporanea. Il brano nasce dall’esigenza di lasciare ai nostri figli e alle generazioni future un mondo migliore, in cui si dia il giusto peso alle cose. Stiamo infatti vivendo un periodo di grave decadenza socio-culturale, in cui i populismi la fanno da padrona facendo leva sull’ignoranza della gente. Dalla musica si possa ripartire per restaurare l’immagine di un popolo e di un territorio.
3.Pierpaolo Lauriola – “scudo e riparo”
Incomincia con Scudo e riparo, nuovo singolo e video, il viaggio che porterà il cantautore Pierpaolo Lauriola verso l’uscita del prossimo disco. Un clip e un brano che parla di rottami, ma anche di dolore che si può barattare con una nuova canzone. Il messaggio di questa canzone, scritta a quattro mani con Sergio Salamone, è che possiamo diventare scudo e riparo gli uni degli altri, per proteggerci dalle difficoltà che la vita ci porta ad affrontare.Il lavoro (e la sua perdita) è uno dei grandi temi irrisolti della nostra società, e tutti direttamente o perché coinvolge qualcuno attorno a noi, ci troviamo ad affrontare le difficoltà della vita precaria. Il video, con regia di Antonello Schioppa, è diviso i due parti, come la canzone. Racconta la storia di una famiglia. La prima parte si concentra sul matrimonio e la nascita di una bambina, mentre la seconda parte affronta la tematica della perdita del lavoro e di un dolce epilogo. Il finale lascia intendere che, anche di fronte alle difficoltà, se ne esce con gli affetti e le relazioni, lezione che tutti dovremmo imparare in questa difficile situazione che stiamo vivendo in questi giorni.
4.Alessandra Rugger -“Vento”
“Vento” è l’ ultimo singolo di ALESSANDRA RUGGER.
Passiamo la vita nel grigiore cittadino convincendo noi stessi che sia la scelta migliore che potessimo fare, sempre la stessa musica, la stessa città e la stessa gente. “Vento” parla della voglia di scappare e di oltrepassare con la leggerezza di una nuvola quel muro che ha radici nella paura e nella supponenza. Alessandra Rugger parla così a proposito del suo nuovo inedito: «Ho scritto questo brano quattro anni fa ma forse mai come adesso penso che rappresenti quello che sto vivendo. Lasciarmi andare ai miei sogni e prendermi cura di loro giorno per giorno, lasciandomi alle spalle quello che pensano gli altri di me». Il videoclip di “Vento”, diretto da Giacomo Ligi, usa l’immagine di un foglio che vola via portato dal vento come metafora dell’idea, che nella sua essenza è libera ed evanescente ma, se alimentata, può potenzialmente trasformarsi in progetto, missione, e rappresentazione di sé.
Buona visione e a domani
Chi volesse inviare videoclip per l’Italia Rossa dei Videoclip puo’ scrivere a mei@materialimusicali.it
Grazie a tutti